L’anno scorso, di questi tempi, l’Olbia aveva 20 punti in classifica, come li ha adesso, ma la salvezza diretta distava 5 lunghezze, e non 8 come oggi.

Ciò che tuttavia, a questo giro, preoccupa più di ieri è la sensazione che i bianchi siano incapaci di invertire la rotta, a dispetto del cambio in panchina, avvenuto 3 settimane fa e battezzato col successo sull’Arezzo. A Carrara, al turno successivo, e ieri ad Ancona i galluresi hanno dovuto fare i conti con sconfitte che sono frutto, innanzitutto, di limiti propri. «All’inizio abbiamo subito l’iniziativa dell’Ancona, com’era prevedibile, ma abbiamo preso un gol evitabile», ha detto Marco Gaburro nel post gara. «Nel secondo tempo, quando stavamo cercando di far girare la partita, c’è stato l’episodio del 2-0, che non può succedere», ha aggiunto poi il tecnico dell’Olbia con riferimento all’assist involontario di Zallu all’avversario in occasione del raddoppio con cui ha sigillato la vittoria.

Come se non bastasse, dallo stadio “Del Conero” i galluresi sono usciti in doppia inferiorità numerica per le espulsioni dello stesso Zallu e di Motolese. «Due componenti hanno caratterizzato la partita: la pessima giornata nostra e della terna arbitrale, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi, perché non possiamo concedere certe cose all’Ancona», ha spiegato ancora l’allenatore, che mercoledì, nel turno infrasettimanale con la Virtus Entella valido per la 26ª giornata di Serie C, dovrà rinunciare per squalifica anche a La Rosa, ammonito da diffidato contro i marchigiani. «Abbiamo rovinato una partita aperta. Ora, dobbiamo essere pronti ad azzerare tutto e ripartire, perché quando si è in una situazione di classifica come la nostra – ha aggiunto Gaburro – la bravura deve essere quella».

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