Un'altra sconfitta. La quinta in sei gare di campionato. Sassari perde anche a Varese: 90-79. Gara giocata senza Diop (infortunato) e senza il suo sostituto Smith. Gara giocata senza nerbo in difesa, tanto che al 25' la squadra di Bucchi era a -21. Poi il recupero sino al -4, ma quando i padroni di casa hanno ripreso a segnare da tre (17/36 in totale contro il 6/27 del Banco) si è fatta notte.

Migliori realizzatori Gombauld con 17 punti e Charalampopoulos e Whittaker con 16 punti a testa.

Nel quintetto base coach Bucchi mette Kruslin, Bel duello tra Cauley-Stain e Gombauld che segnano 7 punti a testa nei primi cinque minuti, ma Varese ha anche l'ala Brown: 16-11. Treier entra come cambio del centro francese, Charalampopoulos come cambio del “4” McKinnie. Varese conferma la sua predilezione per il tiro da tre e mette in crisi la difesa morbida del Banco che finisce a -11 il primo quarto. Eloquente la differenza nelle triple: 5/12 per Varese, 0/4 per la Dinamo.

La squadra sassarese entra in affanno, perde palloni e tira male. Varese gioca sul velluto: 35-17 al 12'. La Dinamo ogni tanto ha guizzi in attacco, si sblocca anche nelle triple, ma la difesa è inconsistente: 52-40 con Gentile che sbaglia la tripla del -9.

Nel terzo quarto il tema tattico resta uguale: i padroni di casa continuano a bombardare dall'arco, 68-47 al 25' con la schiacciata di Cauley-Stain. E' vivo Whittaker in attacco (16 punti) ma commette il terzo fallo. Sassari comunque risale con testardaggine quando Varese non fa canestro da tre: 71-60 al 28' coi liberi di Gentile. L'entrata di Cappelletti riduce il distacco sotto la doppia cifra.

Nell'ultimo quarto Sassari piazza la zone press (solo giocatori italiani ed europei) e Varese deraglia perdendo palloni: la tripla di Charalampopoulos la riapre completamente, -4 al 32'. Peccato che nelle azioni successive il Banco sbagli ben quattro tiri per avvicinarsi a un solo canestro.

Varese ritrova un paio di bombe e si stacca nuovamente quando rientrano gli americani del Banco: 81-71 al 35'. Moretti e MacDermott la chiudono.

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