Tutto in una notte. Monserrato si gode il ritorno della grande boxe
(dopo sei anni) con Matteo Lecca, che nella notte tra sabato e domenica conquista il titolo italiano dei pesi supergallo.

Il pugile di Cagliari, autentico talento del pugilato, si è laureato campione battendo per kot alla settima ripresa Iuliano Gallo. Per la prima volta nella storia della boxe sarda c'è adesso anche un sardo tra coloro che hanno conquistato la corona tricolore dei supergallo: da ieri notte, infatti, il nome di Matteo Lecca compare nell’albo d’oro.

A 26 anni, Lecca (che insieme a un altro numero ristretto di pugili – roba da palmo di una mano- tiene a galla la boxe isolana) questo successo se l'è conquistato camminando in salita, senza chiedere sconti e senza ottenerne. «Sono felicissimo, questo successo è figlio di tanti sacrifici fatti in questi anni. Lo dedico alla mia famiglia, ai miei amici, al mio staff, alle persone che hanno organizzato il titolo in Sardegna, permettendomi di combattere davanti al mio pubblico», che sono gli amici che si allenano con lui nella sua palestra Southside Gym. «Davvero una grandissima soddisfazione», aggiunge mentre mostra i segni sul viso della battaglia appena vinta. 

Spinto all’angolo da Angelo Mulas e Simone Gerina, e sugli spalti da un migliaio di tifosi (tra loro c’era anche l’ex rossoblu Andrea Cossu), il campione cagliaritano (nato e cresciuto a Is Mirrionis, un esame alla laurea in Scienze Motorie) si è preso la corona dominando l’avversario dal passato piuttosto nobile (ex campione italiano della categoria), messo ko alla settima ripresa.

È stato un pregevole sinistro a porre fine al combattimento, ma la modalità con la quale il lombardo si è piegato su se stesso, arrancando sulle corde (già traballava al quinto round) danno proprio l'idea dello sfinimento dovuto a una serie costante di colpi ricevuti sin dal primo gong. 

A voler cercare il momento più bello del match si fa fatica: perché fin dalla prima ripresa, Lecca colpisce Gallo con quel bellissimo jab sinistro, che in alcune occasioni riesce a doppiare col gancio destro. Già alla quinta ripresa, quando Gallo accusa sulle gambe un potente colpo di incontro, sembra ko. Ma il lombardo sembra avere risorse morali importanti, poi arriva anche il gong a salvarlo. Alla sesta prova a giocare le sue chance fino all'ultima goccia di sudore: la versa nel round successivo, e la Sardegna può celebrare il suo figliol prodigo.

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