L'Ozierese retrocede in Prima Categoria. A due giornate dalla fine ultimo posto in classifica nel girone C del campionato di Promozione, con soli 9 punti in 24 partite. Ad Ozieri, passato di grande tradizione calcistica anche in Serie D, comunque non si fanno drammi. E si pensa già alla prossima annata calcistica.

Da otto turni come tecnico siede sulla panchina dei Canarini Filippo Riu, 61 anni, ottimo ex fluidificante di sinistra (allora si chiamava così), uno degli alfieri della grande Ozierese degli anni 80, quella dei vari Volpe, Iacomino, Solinas, Fele e Zappareddu.

«La squadra non ha mai fatto mancare impegno e dedizione - spiega l'allenatore -. Ma è indubbio che ci sono dei limiti da colmare. Specie nell'imposizione del nostro gioco a squadre di pari livello. Perché altre formazioni, quelle di testa, come statura tecnica ci sono sicuramente superiori. Ad ogni modo - continua - sono fiducioso per il futuro. La società è sana ed abbiano un ottimo settore giovanile. Possiamo quindi organizzarci per una risalita, senza fretta e con programmazione».

Per Filippo Riu però un cruccio. «È oggettivamente un campionato con troppi stranieri - precisa -. Questo è un danno per i nostri ragazzi. Probabilmente una seria riflessione su questo aspetto, anche tra i dilettanti, andrebbe fatta».
 

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