Il mare è un richiamo a cui è impossibile non dare ascolto. Soprattutto quando, come nel caso della Sardegna, si è cresciuti a stretto contatto con una realtà suggestiva e intrigante. Una realtà che sarà protagonista, il 20 e il 21 maggio a Golfo Aranci, della seconda tappa della Coppa del Mondo in acque libere organizzata dall’Acquatic Team Freedom e dal comitato sardo, un momento storico non solo per il nuoto isolano ma per tutto il nuoto italiano dato che, per la prima volta, la manifestazione approderà in Italia. Le note positive non terminano certo qui: infatti, si tratterà della tappa più partecipata nella storia dell’evento con ben 156 atleti - di cui 88 uomini e 68 donne - in rappresentanza di 27 nazionali impegnate nella prova da 10 chilometri e nella staffetta 4x1500 mista. Inoltre, in queste due giornate, si potranno disputare anche la prova del miglio e della tre chilometri e sono attesi anche altri 110 nuotatori tra gli atleti delle rappresentative regionali giovanili e il settore Master. «Siamo molto motivati oltre che emozionati», il commento di Silvia Fioravanti, 49 anni presidente dell’Acquatic Team Freedom. «Questo evento è un trampolino di lancio per tutto il movimento, ci saranno anche due fiori all’occhiello del nuoto sardo come Fabio Dalu e Marcello Gudi quindi siamo ancora più orgogliosi». Orgoglio, fiducia nel futuro e determinazione: sono queste le linee guida da seguire come sottolineato da Danilo Russu, 51 anni, presidente della Fin Sardegna. «Dobbiamo fare tesoro di queste due giornate: è un momento fondamentale per la storia del nuoto sardo».

Russu analizziamo il parterre dove i nomi eccellenti non mancano: chi sono i favoriti?

«Sicuramente il campione olimpico Gregorio Paltrinieri ma attenzione anche a Domenico Acerenza oltre che al tedesco Florian Wellbrock e all’ucraino Mychajlo Romančuk. Sarà una gara di alto contenuto tecnico dove non mancheranno i colpi di scena».

Dove si gareggerà?

«La partenza e l’arrivo sono previsti nel pontile del lungomare di Golfo Aranci, verrà allestito un villaggio riservato agli atleti e il pubblico  potrà osservare le gare in una tribuna apposita. Si disputeranno sei giri di circa 1660 metri ciascuno, il panorama è molto suggestivo e affascinante, ad esempio si passa a ridotto del MuMart ovvero il museo subacqueo di Golfo Aranci con opere di artisti di fama internazionale. Insomma, oltre al livello eccellente sarà possibile anche godere di uno scenario incantevole».

Che tipo di gara si delineerà?

«Difficile dirlo anche perché molto dipenderà dalle condizioni climatiche. È prevista pioggia, questo è un fattore che renderà tutto più selettivo. Sicuramente, i nuotatori non staranno a guardare, anche perché questa seconda tappa è valida come qualificazione per i Mondiali di nuoto che si terranno dal 14 al 30 luglio in Giappone a Fukuoka; tutti cercheranno di dare il meglio di sé, la posta in palio è molto alta».

Tra gli atleti presenti spiccano i cagliaritani Marcello Guidi e Fabio Dalu.

«Esattamente, Marcello e Fabio sono i nostri due fiori all’occhiello, due giovani nuotatori in grado di ritagliarsi un ruolo da protagonisti a livello nazionale. La loro presenza è fondamentale per i più giovani che vedono in loro un punto di riferimento. In generale, crediamo molto nel settore delle acque libere e questa seconda tappa della Coppa del Mondo deve essere per noi non un punto di arrivo bensì un trampolino di lancio: dobbiamo continuare a crescere, stimolando la sinergia tra atleti, società e tecnici così da dare vita a un gruppo nutrito sempre più efficiente. Sarà una vetrina mondiale di grande valore, dobbiamo saperla cogliere al meglio».

Quanto è importante questo evento per i giovani delle rappresentative regionali?

«È fondamentale, soprattutto per la Sardegna che avrà l'opportunità di confrontarsi con i migliori talenti in circolazione del settore. Abbiamo convocato diciassette nuotatori, per loro sarà un bagaglio di esperienza immenso che si rivelerà fondamentale per il prosieguo della loro carriera».

La manifestazione sarà aperta anche al settore Master.

«Proprio così, tra l'altro è la prima volta che questo accade. Ritengo sia fondamentale anche questo aspetto perché si dà l'opportunità ai tanti atleti del settore Master di vivere un’esperienza unica, trovandosi accanto ai più grandi esponenti del nuoto di fondo mondiale. Saranno loro stessi protagonisti di un evento di caratura mondiale che ricorderanno sempre con gioia ed emozione».

Nel 2021 e nel 2022 in Sardegna è stata portata la Coppa Len ad Alghero, quest’anno la Coppa del Mondo a Golfo Aranci. Quali le differenze principali?

«Premetto che la Coppa Len è un evento di assoluto spessore, che ha rappresentato per tutti noi un momento di crescita fondamentale. Chiaramente, ci saranno più nazionali e molti più atleti, il che è sempre positivo. Dal punto di vista logistico, sia Alghero che Golfo Aranci sono due punti poco esposti ai venti il che li rende ottimali per le gare in mare. Probabilmente, essendo a Golfo Aranci la gara proprio sul lungomare, il pubblico potrà godere di una visibilità maggiore».

Come state vivendo questi giorni di vigilia?

«Chiaramente con grande emozione e gioia ma al contempo manteniamo la concentrazione e guardiamo al futuro. Non dobbiamo adagiarci: l’obiettivo è portare anche il prossimo anno la Coppa del Mondo in acque libere sempre a Golfo Aranci e nello stesso periodo, cercando di avere ancora più atleti in grado di dare spettacolo in un contesto di grande fascino».

© Riproduzione riservata