C’è anche Catania, oltre a Forlì, Montecatini Terme, Orvieto, Pesaro e Vicenza, tra le rivali di Cagliari nella corsa al titolo di a “Città europea dello Sport 2017”.

La candidatura è stata ufficializzata, stamattina, nella sede del Coni a Roma dal sindaco, Enzo Bianco, alla presenza del presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò e del presidente dell'Aces (Associazione Capitale europea dello Sport), Gian Francesco Lupattelli.

A contendersi il riconoscimento (che non ha nessun legame con l’Unione Europea ma è promosso da una società privata, e non va confuso con la “Capitale Europea dello Sport”) sono comuni che hanno una popolazione tra i 25.000 ed i 500.000 e possono dimostrare un impegno costante e innovativo nella promozione dello sport.

Una commissione di Aces valuterà in primavera le proposte: i criteri sono l'alto valore di promozione della salute e dell'integrazione dei cittadini e la qualità delle infrastrutture.

Nel passato sono state Città Europee dello Sport, tra le tante, Palermo, Cardiff, Salamanca, Trieste, Nizza, Firenze, Cordoba.

Nel 2015 le Città europee dello Sport saranno nove: Alcoblendas, Alhaurín de la Torre, Badalona, Chiclanma de la Frontera e Telde (Spagna), Bordeaux (Francia), BUrgas (Bulgaria) e Loulè (Portogallo). Nel 2014 erano state addirittura 18, tra le quali dieci italiane.

Nel proprio sito Internet, l’Aces spiega quali vantaggi ci sono dalla nomina di Città dello sport: avere un’alta visibilità; mettere in valore le politiche sportive della città; prendere parte alla più grande rete di città in sport in Europa; condividere esperienze tra i membri; partecipare ai vari congressi e convegni Aces durante l'anno; aumentare e migliorare le politiche dello sport, se possibile; avere l'opportunità di partecipare a diverse sovvenzioni UE con altre città.

E sembra soprattutto quest’ultima cosa ad esercitare la maggiore attrazione.
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