Lo sport unisce. Ma sotto la cenere del savoir faire non si sono mai spente le braci del conflitto scoppiato con l'invasione dell'Ucraina da parte russa. Specie nel tennis, dove i giocatori del circuito principale hanno tante occasioni di incontro durante l'anno. Ed al Master 1000 di Miami il caso è riesploso, dopo che nei giorni scorsi Aryna Sabalenka, bielorussa numero 2 al mondo, aveva denunciato di avvertire un vero e proprio "odio" da parte di alcune colleghe. A conferma del fortissimo sentimento di avversione che aleggia, l'ucraina Marta Kostyuk ha rifiutato di stringere la mano alla russa Anastasia Potapova, dopo essere stata battuta nel secondo turno.

Poi ha criticato la WTA per aver ignorato la richiesta di incontrare i giocatori del suo Paese per affrontare il problema della presenza russa e bielorussa nei tornei. "Volevamo un incontro con il consiglio di amministrazione (del circuito) e non l'abbiamo ottenuto. Nessuna risposta, solo silenzio", si è lamentata Kostyuk. Senza però rivelare quale era lo scopo dell'incontro: «Prima che possa aver luogo, non credo sia una buona idea parlarne».

Già la scorsa settimana la sua connazionale Lesia Tsurenko aveva parlato di questa richiesta da parte di diversi giocatori ucraini. E si era ritirata poco prima di affrontare la Sabelenka al torneo di Indian Wells, spiegando di aver subito un "attacco di panico". A Miami il sorteggio ha messo la Kostyuk sulla strada della Potapova. Al termine di un match ad alta tensione, ma senza incidenti, quest'ultima ha vinto 6-1, 6-3. A Indian Wells Potapova aveva scatenato l'ira dei giocatori ucraini entrando in campo con la maglia della squadra di calcio dello Spartak Mosca. Interpretato come una provocazione, il gesto gli è valso un avvertimento formale della WTA.

Troppo poco, secondo Kostyuk: «Commentare? E' solo divertente». Sabalenka ha riconosciuto che «c'è molta tensione» tra russi e bielorussi da una parte e ucraini dall'altra. «Ovviamente ci sono tensioni, non siamo amiche, siamo in guerra in questo momento», ha detto la 20enne Kostyuk, che ha vinto il suo primo titolo WTA ad Austin all'inizio di questa settimana, battendo la russa Varvara Gracheva. «Non ho mai parlato con nessuno. Forse ho diffuso odio con la mia sola presenza», ha aggiunto polemicamente. Comunque si gioca e Lorenzo Sonego - reduce da sei sconfitte di fila nei Master 1000 - ha battuto 7-6(7), 6-2 l'austriaco ed ex numero 3 del mondo Dominic Thiem, attuale n.106 ATP. Prossimo avversario il britannico Dan Evans, numero 29 del mondo. Nel tabellone femminile avanza Martina Trevisan, a spese della giapponese Nao Hibino (6-4, 6-3), mentre esce di scena Camila Giorgi, ko con la bielorussa Victoria Azarenka (6-3, 6-1). 

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