"E' un risultato storico: ora mi aspetto una statua".

Sono le parole del quartese Nicola Bartolini, 25 anni, entrato di diritto nella storia non solo della ginnastica artistica, ma dell’intero sport italiano. E’ il primo azzurro infatti ad essersi laureato campione del mondo nel corpo libero, in 108 anni di storia.

Stenta a crederci il ginnasta: “E’ un momento indescrivibile - dice da Kytakyushu -. E' stato un periodo duro tra preparazione e mille cose. Ho tirato fuori gli artigli e ho fatto gli esercizi giusti al momento giusto. Poi c'è stato un pizzico di fortuna, che non basta mai, ma quando si lavora duro il risultato si vede". 

Il momento in cui ha capito che l’impresa era possibile: "Quando ho visto Yulo fuori pedana – ha aggiunto parlando dell'errore del rivale filippino, favorito per l'oro - ho cominciato a pensare che poteva arrivare qualcosa di serio. Dal 2014, anno del mio primo Mondiale sono cambiato tanto, è diventato il mio lavoro e finalmente si vede. Aspetto una statua con la mia faccia, come Menichelli".

L’azzurro era alla prima finale mondiale della sua carriera, e ha regalato all’Italia il primo oro nella storia della disciplina, in cui finora vantavamo solo due bronzi, conquistati da Menichelli a Praga 1962 e a Dortmund 1966.

Per la cronaca, nella gara di oggi argento al giapponese Kazuki Minami (14,766) e bronzo al finlandese Emil Soravuo. Bartolini ha ottenuto il notevole punteggio di 14.800 grazie a un esercizio con pochissime sbavature.

"Non era mai accaduto che un italiano vincesse un Mondiale nel corpo libero. Nicola Bartolini stamattina ci regala questa gioia grandissima! Grazie Nicola e complimenti Federginnastica. Che periodo fantastico per lo sport azzurro!", ha twittato la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali.

(Unioneonline/L)

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