Nulla da fare, non sono serviti neppure gli appelli di 'US Tennis Association', ovvero la federtennis statunitense, e dell'ente che sovrintende agli US Open. Novak Djokovic, riconfermato oggi al n.1 del ranking mondiale, non ha ottenuto un'esenzione speciale e quindi, secondo quanto hanno annunciato gli organizzatori, non potrà prendere parte al Masters 1000 di Indian Wells, in California, a causa del suo status di non vaccinato per il Covid 19.

Questo torneo, un combined Atp-Wta, comincia mercoledì all'Indian Wells Tennis Garden e continuerà fino a domenica 19 marzo. Il tutto senza 'Djoko', che nei giorni scorsi aveva espresso più volte il desiderio di esserci. Ma negli Usa la legge non fa sconti, e fino almeno al prossimo 11 maggio coloro che provengono dall'estero e non hanno fatto il vaccino per il coronavirus non possono entrare in territorio americano. Djokovic aveva chiesto un permesso speciale ma le autorità glielo hanno negato e ora è fortemente in dubbio anche la sua presenza al torneo di Miami, possibile solo se le autorità avranno un ripensamento e faranno un'eccezione per permettere al fuoriclasse serbo di giocare almeno in Florida.

Ma è un'eventualità che appare di difficilissima realizzazione. Reduce da una striscia di 20 successi consecutivi, Djokovic si è dovuto inchinare a Daniil Medvedev venerdì scorso nelle semifinali del torneo di Dubai. Ora, a Indian Wells, con l'esclusione del n.1entra nel tabellone principale il 31enne georgiano Nikoloz Basilashvili. Ma nemmeno questa dolorosa rinuncia che gli è stata imposta farà cambiare idea a Djokovic, che sul vaccino per il Covid ha sempre espresso opinioni fortemente contrarie al punto da diventare un beniamino del popolo no vax.

Del resto c'è libertà di scelta, almeno in teoria, e lui (che peraltro il coronavirus l'ha avuto) l'ha messa in pratica, facendosi perfino 'deportare', l'anno scorso, dal governo australiano che non riconobbe alcuna validità all'esenzione medica presentata per poter entrare nel paese e giocare gli AO Open. Era il tempo in cui contro Djoko se ne dicevano di tutti i colori, con frasi del tipo "il talento sportivo, anche se grandissimo, non rende scientificamente credibili" oppure "aver fatto diventare Djokovic l'idolo totemico del mondo no vax dimostra la pochezza e l'ignoranza di questa gente".

Aspettando di vedere se, per qualcuno, torneranno attuali, Djokovic salterà Indian Wells e, al 99%, anche Miami e per lui c'è il rischio di perdere la leadership nella classifica Atp, a beneficio di Carlos Alcaraz (che però non è in perfette condizioni fisiche) se vincesse sia in California che a Miami, o di Stefanos Tsitsipas al quale basterebbe, negli stessi tornei, un titolo e una finale. 

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