Mentre Zé Maria aspetta (ancora) i rinforzi, l’Olbia perde (male) un’altra partita. Drammatica la sconfitta subita ieri, alla ripresa del campionato di Serie D, a La Maddalena nel derby di Gallura con l’Ilva.

Un 2-4 senza storia, con i bianchi sotto all’intervallo 0-3, trafitti nell’ordine da Di Pietro, Tesija e l’ex Aloia, e incapaci di recuperare (per non dire ribaltare) il risultato nella ripresa, che pure si era aperta bene con la rete di Costanzo ad accorciare le distanze.

Il quarto gol della squadra di Massimiliano Fascia, firmato da Touray, fa partite i titoli di coda della sfida dello “Zichina”, sui quali arriva la marcatura, prima stagionale, del giovane Della Salandra, per il definitivo 4-2. Che vale all’Ilva il sorpasso al quartultimo posto e all’Olbia – agganciata a quota 16 dall’Atletico Uri, che batte il Savoia 1-0 – una posizione in classifica, con la retrocessione diretta che incombe alle spalle.

Il 2025 e il girone di ritorno inizia dunque nel peggiore dei modi per la squadra di Zé Maria, che a fine gara ha rilasciato una dichiarazione che suona come un ultimatum. Ai giocatori e alla società. E, forse, anche a se stesso. “Non è la partita che volevo vedere, giocando cosi non arriveremo da nessuna parte. Dobbiamo riflettere tutti e molto, perché il tempo è finito”, queste le poche parole pronunciate dal tecnico brasiliano, che tra le altre cose al prossimo turno dovrà rinunciare a Furtado e De Grazia: ammoniti ieri da diffidati, salteranno il derby del “Nespoli” col Latte Dolce per squalifica.

 

 

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