Due fratelli uniti dalla passione dei motori. Tra le vene di Mirco e Maurizio Lorrai scorre sangue ad alta velocità. I due sono reduci dal Rally Terra Sarda che si è corso la scorsa settimana in Costa Smeralda. Tesserati per la Porto Cervo racing, i fratelli Lorrai, di Tortolì, a bordo della loro Peugeot 106 Rallye sono arrivati 58esimi assoluti, secondi di classe A5, 18esimi di gruppo Rc5N. Coltivano la passione per i motori sin da piccoli e quella dello scorso weekend è stata la prima gara disputata uno accanto all’altro.

Mirco Lorrai ha 32 anni, commercialista nella vita di tutti i giorni, è da sempre appassionato di motori. Non s’è fatto scoraggiare neppure dal rovinoso incidente sulla moto enduro, accaduto a inizio 2021, in cui si era procurato fratture multiple. «Ho solo cambiato disciplina, passando dall’enduro al rally», racconta Mirco. «D’altronde la passione è quella e un incidente non può arginarla». Maurizio di anni ne ha 28 ed è dirigente della Filar, l’azienda di famiglia fondata dal padre, Pier Giorgio. La sua passione sono i fuoristrada e dunque il rally è stata un’eccezione. «Un rally non fa mai male», sottolinea il fratello maggiore. Perché in fondo la prossima sfida di Maurizio sarà la Parigi-Dakar.

La prossima gara di Mirco sarà il Rally di Tandalò, a fine novembre, dove si correrà su sterrato una prova che lo scorso giugno era valida per il mondiale. «In quell’occasione - rivela Mirco - avrò come navigatore mia moglie Eleonora che sono riuscito a coinvolgere e far tesserare per la Porto Cervo. È una grandissima soddisfazione».

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