Tutto come da copione. Marcozzi e Norbello escono di scena nei playoff scudetto della serie A1, con due pareggi per 3-3. In finale vanno, anzi tornano, Carrara e Messina, alla terza sfida scudetto consecutiva. Norbello e Marcozzi, terza e quarta nella prima fase erano consapevoli delle difficoltà al cospetto di due formazioni che dispongono di un elevato budget di spesa. La formula non ha certo agevolato il momento più alto della stagione a squadre. Prevede semifinali con gara unica in casa della migliore classificata, che va in finale anche in caso di pareggio, in forza della migliore classifica. Le polemiche nascono dall’atteggiamento tenuto dalle squadre che al raggiungimento del terzo punto, e con la qualificazione in tasca, rinunciano di fatto a giocare. Come Carrara e Messina, la cui superiorità è comunque fuori discussione.

Venerdì si è giocata Messina-Norbello. Messina campione in carica schiera i fratelli Mutti, Leonardo numero uno d’Italia, e Matteo, numero 3, e Marco Rech, numero 6, insieme al portoghese Joao Monteiro, top 100 nel mondo dal 2007 sino allo scorso anno. Norbello non fa da comparsa. Diogo Carvalho perde con Matteo Mutti, pari di Gaston Alto su Leonardo Mutti. Avanti il Messina con Monteiro (battuto Cappuccio 3-0), Norbello ancora in partita con Diogo Carvalho in tre set su Rech. Matteo Mutti sigla il punto decisivo, il terzo, dopo tre set con Cappuccio, due vinti ai vantaggi. Messina in finale, resta da giocare il match tra Monteiro e Alto, conciliabolo tra i due, l’argentino del Norbello appare alquanto irritato. Monteiro gioca un punto e poggia la racchetta e stringe la mano all’avversario. Il ritiro regala il punto ad Alto.

Sabato mattina a Carrara succede di peggio. Orario insolito, palazzetto deserto. Carrara, detentore della Europe Cup schiera i croati Gacina (numero 23 del mondo) e Pucar, 46, con Bobocica, numero due d’Italia. Marcozzi con la migliore formazione. Iniziano Bobocica e Ivonin, il russo della Marcozzi spaventa, ma sul 2-1 viene rimontato e perde al quinto. Nessuna chance per Amato contro Gacina, vittorioso in tre set. Tocca a  Campos, Pucar ha bisogno di quattro set per vincere, andare sul 3-0 e portare il Carrara in finale. Non sarebbe finita anche se la partita è decisa. Ivonin si presenta per giocare il match con Gacina, ma il croato dopo due punti lascia. Altrettanto fanno, ma giocando solo un punto, Bobocica e Pucar che lasciano via libera a Campos e Amato per un ininfluente e inutile 3-3 finale. La Marcozzi non ha accolto con favore l’epilogo della partita.

Un caso analogo anche nei playoff femminili, ma in questo caso è stata la squadra sconfitta, il Prato, a dare via libera, sotto 3-1, al Castelgoffredo, con la rinuncia di Tan Wenling in favore della figlia Gaia Monfardini.  

Serie A2. Si è concluso il campionato con il derby TT Sassari-Marcozzi, vinto dalla squadra cagliaritana per 4-1. Nonostante fossero di fronte due formazioni già salve e lontane dalla zona promozione, quattro incontri su cinque sono terminati al quinto set. Per la Marcozzi, che chiude al quarto posto, due punti di Martinalli, uno di Kazeem e Spagnolo. Per il TT Sassari, quinto posto finale, punto di Ashimiyu. Nella prossima la stagione le due formazioni avranno la compagnia del Santa Tecla Nulvi, promosso dalla serie B.

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