Un anno di trionfi ed eventi hanno trasformato la tradizionale festa di fine stagione del tennistavolo sardo in un riconoscimento di successi in ambito nazionale ed europeo. Così il comitato regionale della Fitet, presieduto da Simone Carrucciu, ha ripercorso in una girandola di premi e attestati, una stagione caratterizzata da due vittorie nelle coppe europee (Quattro Mori e Nulvi), dalle numerose medaglie conquistate ai campionati italiani di Cagliari (altro successo organizzativo e di pubblico), su tutte Muravera e Norbello, e da altre imprese che hanno varcato il perimetro regionale. Come l’approdo in A2 di Santa Tecla Nulvi e TT Sassari, ora presente nella seconda serie anche con la squadra femminile.

Simone Carrucciu ha tracciato un bilancio della stagione appena conclusa. «È stata veramente una annata da incorniciare. Io non ricordo una stagione con tanti successi e tanto seguito. Voglio ricordare su tutti l’organizzazione a Cagliari dei campionati italiani assoluti, la partecipazione del pubblico, gli apprezzamenti degli addetti ai lavori».

Il presidente del Coni regionale Bruno Perra l’ha definita una stagione spettacolare di un movimento in continua crescita. «Sono orgoglioso delle sue parole. Una stagione così ci obbliga a tenere alta l’asticella, se non addirittura a sollevarla, e riconosco che non sarà facile. Ci attende un anno particolare e complicato, perché sarà la stagione che porta alle Olimpiadi, e sarà la prima post riforma dello sport, di cui attendiamo le direttive. Ciò comporterà modifiche gestionali che dovremo essere bravi ad affrontare in vista di un cambio radicale. Ora non bisogna solo gestire e formare i giocatori, il lavoro deve essere proiettato alla formazione dei dirigenti. È una bella sfida per tutti».

La festa del tennistavolo ha evidenziato la moltitudine di successi in campo nazionale e non solo.

«Questi riconoscimenti sono a mio giudizio molto importanti, perché parliamo di risultati di valenza nazionale a tutti livelli, dai successi in Europa di Quattro Mori e Nulvi, ai titoli master, agli impegni di questi giorni di atlete e atleti agli europei giovanili. L’obiettivo che ci poniamo è sfidante, confermare quanto fatto nell’ultima stagione, in termini agonistici e organizzativi».

E dando uno sguardo al futuro, si possono già dare delle anticipazioni. «Il 2023-24 è già un cantiere aperto. Stiamo lavorando all’organizzazione di un torneo internazionale sotto l’egidia della WTT, che dovrebbe tenersi tra marzo e aprile. Ci sono già gli eventi acquisiti, come la Champions League, che il Quattro Mori porterà a Cagliari per il secondo anno consecutivo. Due squadre, Norbello e Muravera, sono iscritte all’Europe Cup, altre tre faranno l’Europe Trophy. E poi la presenza massiccia nei campionati a squadre. Nei tornei maschili due squadre in A1 e tre in A2, in quello femminile tre squadre in A1 e cinque in A2».

Non ci sono alternative. Sarà un’altra annata a mille. «Abbiamo esportato il modello organizzativo, siamo andati al di sopra di ogni aspettativa. Oggi il mondo del tennistavolo si attende tanto da noi. E il tennistavolo sardo è pronto», conclude Perra.

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