In attesa dell’ufficializzazione degli organici della Serie D 2025/26 e della composizione dei nove gironi a 18 squadre, che precederà il varo dei calendari, per molte squadre sono iniziati mercato e preparazione precampionato.

Per molte squadre ma non per l’Olbia, che dopo le prime operazioni di inizio luglio – caratterizzate dai rinnovi con Ragatzu, Islam e Pani (che ha poi rescisso per accasarsi altrove nei giorni in cui il club ha rischiato di non poter completare l’iscrizione) e dalla promozione in prima squadra di sei ragazzi delle giovanili, più l’annuncio della partecipazione al ritiro di un giovane della Bruno Selleri – è entrata in stand by con le dimissioni dalla presidenza di Guido Surace e l’apertura all’ingresso di nuovi soci, attraverso la cessione di parte delle quote, o a nuovi proprietari, qualora ci fosse qualcuno interessato a rilevare l’intero pacchetto in mano a SwissPro, pari al 70 per cento della società.

Posto che i debiti dell’Olbia Calcio, di cui non si conosce l’ammontare ma che, secondo alcuni calcoli, si aggirerebbero intorno ai 3 milioni di euro, renderebbero appetibile l’affare fino a un certo punto, a meno di un fortissimo interesse per un club storico, che ha compiuto quest’anno 120 anni, in un territorio ambizioso, le manifestazioni d’interesse arrivate in sede non sarebbero poi così interessanti.

Vero è che l’Olbia è sul mercato solo da sabato, ma intanto la stagione è iniziata, e le avversarie sono già in campo per prepararla.

Rientrato a Olbia nelle ultime ore, il direttore generale Alessandro Giorgi, a cui la proprietà svizzera ha affidato la gestione del progetto sportivo “in questa fase di ristrutturazione e transizione” (cit. comunicato ufficiale), avrà il suo bel da fare per “assicurare alla squadra un ritiro precampionato, fondamentale per affrontare serenamente il prossimo campionato di Serie D”. E all’allenatore designato Lucas Gatti una rosa di giocatori all’altezza della situazione, col verdetto della CovisoD e del Consiglio direttivo della Lnd che verrà reso noto dopo il Consiglio federale di giovedì, e i tifosi che attendono l’Olbia per sapere che ne sarà dell’Olbia.

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