Finisce in parità un derby inspiegabile. Latte Dolce e Olbia chiudono sul 2-2 una gara dall’andamento bizzarro che la squadra sassarese avrebbe potuto chiudere col rigore del 3-0 sprecato da un disastroso Sorgente. Bravi i galluresi a crederci, rimontare e persino spingere alla ricerca del successo. 

L’Olbia fa fuoco e fiamme nei primi sei minuti con De Grazia (una spanna sopra tutti i compagni) che prima angola il tiro basso, chiamando al tuffo Marano, poi allarga troppo il diagonale, come fa anche Marie-Saint.

La reazione del Latte Dolce porta a un bello stop e mezza girata di Ruggiu respinta da Di Chiara e al gol di Odianose, che scatta lanciato da Loru. Il raddoppio è un pezzo di bravura del diciottenne Ruggiu: mancino a girare verso l’angolo lontano, il sinistro. E nel finale di tempo padroni di casa vicini al terzo gol con Odianose e Corcione che però sprecano. 

Nella ripresa ancora una piccola sfuriata dell’Olbia che però non segna, poi al 58’ Sorgente spreca il rigore della sicurezza che si è procurato calciando debole sulla sinistra del portiere. L’errore costa carissimo, perché il Latte Dolce diventa superficiale in difesa, si fa schiacciare e nel giro di tre minuti incassa il pareggio: al 68’ è Marie-Saint a segnare su mischia, al 71’ esce male il portiere Marano e Costanzo ne approfitta.

Nel finale confusionario Piredda spreca per il Latte Dolce calciando due volte sul portiere, mentre un’altra uscita a vuoto di Marano provoca i brividi.

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