Dopo il comunicato ufficiale della Figc di ieri col giudice sportivo che ha punito il Castiadas con squalifiche e sanzioni per i fatti avvenuti durante la gare col Monastir, il presidente dei sarrabesi, Mauro Vargiolu e il vice Matteo Frau hanno firmato il seguente comunicato stampa, pubblicato sul sito ufficiale: «Ci imbarazza e ci mortifica quanto appreso dai comunicati ufficiali Figc e le varie testate giornalistiche odierne. Il Castiadas Calcio 1973 in questi anni è stato il fiore all’occhiello del calcio Regionale ed Interregionale, gestito sempre in maniera impeccabile dai sui dirigenti ufficiali, staff e organi societari. Gli eventi accaduti durante e dopo lo scontro diretto tra Asd Monastir 1983 e Asd Castiadas 1973 da parte di alcuni nostri tesserati, son stati da subito messi all’attenzione dell’organo societario. Lo stesso, immediatamente, si è scusato con il Sig.Marco Carboni Presidente del Asd Monastir 1983 assumendosi la totale responsabilità e l’onere, nel ripagare i danni. L’organo societario, si dissocia da certi atteggiamenti e comportamenti commessi dai suoi tesserati, da subito individuati e per i quali sono stati presi adeguati e seri provvedimenti disciplinari. Ci teniamo a precisare che le due società hanno collaborato in maniera sensibile e serena fin da subito per accordarsi sui danni da risarcire non intaccando l'ottimo rapporto esistente da anni tra loro. Ci dispiace, però, che sia stata accesa nei confronti del Castiadas Calcio 1973, la più subdola e meschina macchina del fango, senza riportare in nessun Comunicato Ufficiale FIGC ed organo di stampa, seppur da noi più volte segnalato alla terna arbitrale e al commissario di campo presente, gli insulti e cori razzisti rivolti al nostro tesserato Carlos Mboup durante la gara da parte della tifoseria avversaria, motivo per cui è partita la bagarre. Non vogliamo giustificare quanto commesso e danneggiato dai nostri tesserati, ma ci tenevamo a precisare quanto realmente accaduto».

Amareggiato anche il giocatore, Mboup: «Mi scuso apertamente col Monastir e con la mia squadra per ciò che ho fatto. Mi assumo le mie responsabilità per la reazione che è stata totalmente sbagliata. Ma c'è un motivo. Mentre calciavo un rigore ci sono stati degli ululati nei miei confronti. Il tecnico Dessì mi ha poi sostituito e per andare in panchina sono passato dal lato delle tribune e mi sono stati rivolti più volte insulti razzisti. Così mi sono innervosito. Chi non è di colore non sa cosa si prova. Spesso faccio finta di non sentire ma questa volta non sono riuscito a trattenere la rabbia che avevo dentro. Mi sono sentito ferito. Ripeto chiedo ancora scusa per la mia reazione. Non è bello vedere certi atteggiamenti e per questo mi prendo tutte le mie responsabilità». 

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