Dopo Ryduan Palermo, due anni fa alla Villacidrese e ora in Serie C all'Altamura, e Mário Jardel junior transitato dal La Palma nel 2019-2020 l'Eccellenza sarda ha di nuovo il figlio di un ex grande attaccante sudamericano: Nicolás Pandiani. Suo padre Walter si è imposto con le maglie di Peñarol, Deportivo la Coruña (soprattutto), Mallorca e Osasuna, giocando in Liga e Premier League con oltre 150 gol in carriera. Il figlio, per tutti Nico, è a sua volta diventato calciatore ma in un ruolo diverso: non attaccante bensì difensore. Un anno fa lo ha portato in Sardegna il Siniscola, in Promozione, poi in estate il salto di categoria passando al San Teodoro in Eccellenza.

«Sono stato contattato dal direttore sportivo, perché la società stava cercando un giocatore con le mie caratteristiche», afferma Pandiani. «Conoscevo già altri giocatori che avevano giocato e vissuto qui, tutti mi hanno molto parlato bene di San Teodoro: siamo come in una famiglia, mi sto trovando molto bene. Sto cercando di trovare velocemente la forma che avevo negli anni scorsi, perché ho dovuto superare un problema di pubalgia che mi ha tenuto fuori per diverso tempo».

La carriera. Nico Pandiani, classe '94, ha iniziato a giocare nelle giovanili del Villarreal per poi avere diversi passaggi nelle serie inferiori spagnole, tornare in Uruguay con Miramar Misiones (club che da qualche mese allena proprio il padre) e Cerro e giocare nella massima serie a Malta con l'Hamrun Spartans all'epoca guidato da un tecnico italiano, Giovanni Tedesco.

Il suo secondo anno in Sardegna, primo in Eccellenza, lo vede protagonista coi galluresi che cercano ancora i primi punti e gol: domani alle 16 la sfida interna col Taloro Gavoi. Nell’ultima partita, persa 2-0 con la Ferrini, Nico Pandiani è stato protagonista con un salvataggio sulla linea a portiere battuto. «Ci stiamo allenando da poco più di un mese, ci serve solo che il lavoro fatto in settimana si possa vedere anche in campo durante le partite. Purtroppo ancora non siamo riusciti a segnare dei gol, dobbiamo migliorare da questo punto di vista». Col padre che lo segue sempre, anche se dall'Uruguay: «Mi dà sempre tanti consigli su come migliorare, lo fa più da padre che da ex calciatore».

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