Nell’anticipo di sabato in Eccellenza la Ferrini ha sbancato Gavoi, con lo 0-1 firmato Sandro Scioni contro il Taloro che permette ai cagliaritani di proseguire il loro gran percorso al terzo posto in classifica. «Il campionato se lo giocano Ilva e Tempio, due squadre che hanno fatto grandi investimenti», la valutazione del tecnico Sebastiano Pinna, ospite oggi a “L’Informatore Sportivo” condotto da Lorenzo Piras. «Fanno i professionisti nei dilettanti, poi da noi della Ferrini in giù ci sono una decina di squadre che puntano ai playoff e speriamo di arrivarci, anche se prima va raggiunta la salvezza. Ci tengo a ringraziare, oltre ai ragazzi, Pietro Caddeo, Chicco Ruggeri e tutti i dirigenti: è una società dove mi riconcilio coi miei valori di calcio».

Il successo di avant’ieri ha portato però qualche problema con gli assenti: «Usciamo da questa partita con un altro infortunio, quello dell'attaccante Galloni: praticamente siamo senza lui, Figos e Podda davanti. Sabato abbiamo cambiato un po' modo di giocare, venerdì col Bosa dovremo farlo di nuovo perché manca l'unico attaccante fisico. Abbiamo sei-sette assenze, adesso abbiamo 24 punti e dobbiamo raggiungere velocemente la salvezza. I punti importanti bisogna farli all'inizio e li abbiamo fatti, colgo l'occasione per elogiare i ragazzi». Fra i tanti infortunati anche l’ultimo arrivato, Pedro Alexandre, che ha un grado di parentela con Zito Luvumbo. «Lo abbiamo preso come acquisto low cost, una scommessa», spiega Pinna. «L’anno scorso ci ha chiesto ospitalità per allenarsi, era a casa di Luvumbo. Quest’anno abbiamo scommesso su di lui, pochissimi soldi ma sono quelle storie a lieto fine».

Le sarde. Pinna, che in carriera ha avuto ottime esperienze fra Cagliari, Tempio e Torres, è un profondo conoscitore del calcio sardo a tutti i livelli. «La Torres finora ha fatto un campionato incredibile», dice sulla sua ex squadra. «Sta lottando con una corazzata come il Cesena, ha tenuto lontane Perugia e Pescara. È una stagione pazzesca, vedo che viene seguita da 5.000 persone ma non avevo dubbi. Tanto di cappello, ho visto la partita ieri e ha fatto un buon punto in un campo difficile. Ha grande entusiasmo e la squadra è forte, complimenti a Greco». Chi ha invece perso è l’Olbia, 0-1 col Perugia. «Viene da una sconfitta con una squadra molto forte, ma credo sia in linea coi suoi progetti. Ha comunque appena cambiato proprietà e questa è la notizia principale». Sulla COS seconda in Serie D: «Francesco Loi è un allenatore molto bravo, ha la stessa base dell’anno scorso con pochi innesti. Ci sono molti giocatori importanti, da Nurchi a Demontis fino a Piredda: complimenti, è un motivo di vanto per il calcio sardo in un momento in cui anche da noi in Eccellenza arrivano tanti stranieri». E sulla sua esperienza al Cagliari, dove ha giocato dal 2000 al 2004, Pinna ricorda: «Con Antonio Sala si provò un gioco innovativo ma la squadra era costruita male. Non c’erano né risultati né gioco, arrivò Sonetti e ci salvammo all’ultima giornata. Con Reja abbiamo ottenuto la promozione, Ventura a livello tattico è l’allenatore più bravo che ho avuto e aveva la capacità di trasformare sul campo l’allenamento settimanale».

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