Debutto mondiale per la pattinatrice Alessia Paganello. Diciotto anni, atleta della Studium Sassari, è in Colombia per il campionato iridato di velocità.

I primi 100. La sua prima gara, i 100 metri junior sul circuito di Ibagué, è terminata in semifinale e al nono posto in classifica generale. Colpa di una scivolata, che ha frenato la sua corsa verso quel primo posto utile ad accedere alla finale di specialità, dopo aver vinto tutte le batterie di qualificazione, gli ottavi e i quarti di finale.

La soddisfazione. In attesa di sapere se il commissario tecnico Massimiliano Presti la convocherà anche per una seconda gara, resta la soddisfazione della chiamata tra le azzurre, ultimo gradino di una scalata iniziata nel 2019 a San Benedetto del Tronto, con la vittoria del primo titolo italiano nella categoria Allievi.

L’anno dopo, al passaggio in Junior, il secondo posto sui 100 mt. a Riccione ha rivelato le sue doti da sprinter. Consacrate, quest’anno, durante i campionati italiani. Dove ha conquistato il titolo italiano sui 100 mt. strada (a Riccione), l’argento nella 200 mt. atleti contrapposti e il bronzo nella 500 mt. Sprint pista (a Senigallia). A settembre, in Portogallo, un altro argento stavolta europeo, giocato sul filo dei centesimi con l’altra azzurra Ilaria Carrer. 

L’esordio. «Ha iniziato a pattinare a otto anni, sempre nella corsa e si è subito distinta per le sue doti da velocista pura», dice di lei l’allenatore, Mario Bronzini, «negli ultimi due anni ha avuto un autentico exploit e mostrato di prediligere i 100 metri su strada, ma eccelle anche in altre categorie come ha dimostrato agli ultimi italiani. Purtroppo», aggiunge, «la sua carriera richiede molti sacrifici, perché non vengono organizzati degli allenamenti collegiali e di lunga durata, ma raduni mensili in località spesso diverse, che richiedono anche due giorni di viaggio».

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