Olbia sulla difensiva: troppe le reti subite
E domenica i bianchi giocano a Pescara con una delle favorite del torneo
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Mentre le giovanili continuano a macinare punti e la Primavera conserva l’imbattibilità nel suo campionato, l’Olbia è tornata in campo per preparare la gara esterna di domenica contro il Pescara e il primo pensiero va allo 0-3 rimediato in casa dal Modena.
La sconfitta. Il risultato peggiore della settimana per il club guidato da Alessandro Marino, che va dimenticato subito. Facendo tesoro, va da sé, degli errori commessi. Per non ripeterli.
La sconfitta dell’11ª giornata di Serie C è la sesta in campionato, ma soprattutto per la quinta volta la squadra di Max Canzi perde una partita subendo almeno 2 gol.
Il precedente. L’unica volta in cui i galluresi hanno ceduto l’intera posta in palio all’avversario per 0-1 riguarda il match interno col Cesena della 5ª giornata, mentre in altre due occasioni, contro Ancona Matelica e Lucchese, l’Olbia ha perso col minimo scarto (1-2). Due i clean sheet collezionati nelle vittorie con Gubbio (1-0) e Montevarchi (2-0) e comunque troppe le reti al passivo: con 19 gol quella dei bianchi è la seconda peggior difesa del girone B, alla pari con quella della Carrarese e alle spalle delle retroguardie di Montevarchi e Pontedera, che di reti ne hanno prese 20.
Nello scorso campionato. L’anno scorso nelle prime undici partite di gol l’Olbia ne aveva subito 17, 2 in meno rispetto alla stagione in corso ma con una sola vittoria contro le 4 di oggi e ben 6 pareggi a fronte del solo maturato quest’anno contro la Virtus Entella. Della serie che i problemi, pure lo scorso autunno, non mancavano.
Ma se nel calcio, e in specie nel campionato italiano, vale il detto “Primo: non prenderle”, allora urge un’inversione di marcia immediata, anche perché il Pescara, che molto concede, come dimostrano le 17 reti al passivo, vanta il secondo miglior attacco del torneo con 19 gol, e finora è sempre andato a segno.