Olbia sconfitta dall'Ancona e in crisi
E la curva contesta squadra e societàDal possibile 3-3 al 2-4, l’Olbia gioca un tempo contro l’Ancona, in un copione già visto quest’anno.
La ripresa, in questo caso, con i marchigiani sul 3-1 dopo che i bianchi erano passati in vantaggio dopo 8’ su rigore con Ragatzu, autore anche del 2-3.
E paga lo scotto, l’Olbia, rimediando nell’infrasettimanale del “Nespoli” la terza sconfitta di fila, la quinta delle prime nove giornate del campionato di Serie C. La terza davanti al suo pubblico: se a fine gara la tribuna applaude il tentativo di rimonta, sfiorata con Ragatzu al quarto d’ora del secondo tempo, la curva contesta la squadra di Roberto Occhiuzzi, precipitata al penultimo posto con 6 punti nel girone B. In piena crisi. La stessa curva che durante la partita aveva invitato il presidente Alessandro Marino a “comprare i giocatori”.
Al di là della sindrome da dottor Jekyll e mister Hyde che sta caratterizzando le prestazioni dei galluresi, capaci di sparire dal campo subendo oltremodo l’avversario e di entusiasmare quando rientrano in partita – tutto nella stessa gara, come anche ieri sera al “Nespoli” – se da un lato il mercato estivo non ha entusiasmato la piazza, dall’altra ci sono defezioni che pesano: contro l’Ancona Occhiuzzi ha dovuto rinunciare a La Rosa per qualifica e a Minala, Nanni, Brignani e Zanchetta per problemi fisici, senza contare i lungodegenti Secci e Palesi.
E domenica nel derby di Sassari con la Torres mancherà Bellodi, espulso con rosso diretto nelle fasi finali del match, caratterizzate da grande nervosismo. Assenza pesantissima per l’Olbia, che ieri, nel post partita, s’è rifugiata nel silenzio pur non essendo entrata ufficialmente in silenzio stampa.