Olbia con un piede e mezzo fuori dalla Serie D
Si torna a trattare con Felleca in vista del ricorsoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Contini alla Virtus Verona e Biancu a un passo dalla Torres. Mentre prosegue l’avventura in Serie C dei giocatori che fino a giugno indossavano la maglia bianca, l’Olbia non sa ancora di che morte dovrà morire.
Bocciata la domanda di ammissione alla Serie D perché alla scadenza il club gallurese non ha pagato iscrizione e stipendi arretrati e presentato la fideiussione, i tifosi sperano nel ricorso, da inoltrare entro le 14 di lunedì 22 luglio. Ma se il ricorso dovessero presentarlo Guido Surace e gli altri soci svizzeri, che finora hanno disatteso tutte le promesse fatte, perdendo ogni credibilità in città e in Lega, le possibilità di successo sarebbero molto vicine allo zero.
Per questo, per salvare l’Olbia, si lavora all’accordo con Roberto Felleca: il presidente Surace avrebbe ripreso il dialogo con l’imprenditore selargino, affinché si occupi dell’iscrizione al campionato e della gestione della prossima stagione sportiva, ma se non si trovano i soldi per saldare gli stipendi, per una cifra tra i 200 e i 300mila euro, non c’è accordo che regga.
Novità sull’evoluzione della vicenda sono attese nelle prossime ore. Col lumicino della ripartenza dall’Eccellenza col titolo sportivo del San Teodoro-Porto Rotondo, e, probabilmente, un altro nome, che si intravede in lontananza come la sola ancora di salvezza qualora l’alternativa fosse la rinascita dalla Prima categoria. O, peggio, il fallimento.