Il talento può essere concretizzato solamente grazie a tanto impegno e a una grande dose di serietà. Il giovane Mattia Rei questo lo sa molto bene e, infatti, dopo il suo record sardo per la categoria Ragazzi in vasca corta sui 100 dorso con il tempo di 56''52 guarda alle prossime gare con ancora più determinazione per arrivare a livelli sempre più elevati.

Il nuotatore della Sport E.R., seguito dal tecnico Stefano Masala, 50 anni, con un’esperienza da allenatore di trent’anni, la scorsa settimana nella piscina di Terramaini a Pirri ha realizzato una delle prestazioni di più elevato contenuto tecnico della manifestazione facendo suo anche il titolo sardo per la categoria Ragazzi classe 2007: partenza fulminea, passaggio ai 50 in 27’’70, una prima metà gara molto veloce ma al contempo ben gestita. La conclusione è tenace, la nuotata fluida il che consente all’atleta sassarese di fare suo un primato regionale che resisteva da tempo.

I risultati di valore non terminano però qui: Rei ha infatti conquistato anche i titoli sardi di categoria sui 100 stile in 52’’38, sui 200 stile in 1’54’’80, sui 200 dorso in 2’04’’34 e sui 200 misti in 2’09’’04. «Questo record è una iniezione di fiducia di cui fare tesoro ma dobbiamo mantenere i piedi per terra», precisa il tecnico Stefano Masala mentre osserva il suo allievo – studente al secondo anno al Liceo Scientifico Spanu del capoluogo turritano – allenarsi nella piscina di Canopoleno in via Luna e Sole.

Masala, un record che arriva in maniera non del tutto inaspettata.

«Esattamente, non è stata una sorpresa: Mattia è cresciuto molto nell’ultimo periodo e, soprattutto, viene da un ciclo di allenamenti intenso e ben mirato. La costruzione del lavoro è fondamentale per ottenere un buon risultato».

Da quanto tempo segue il suo atleta?

«Alleno Mattia da ottobre».

Quali cambiamenti avete introdotto?

«C’è stato, chiaramente, un aumento della quantità di lavoro ma quello su cui stiamo lavorando principalmente è l’approccio al lavoro: è importante che i ragazzi sviluppino una ottima predisposizione al sacrificio perché senza quel fattore è difficile esprimersi al massimo. Inoltre, è fondamentale curare anche l’intensità degli allenamenti».

Quante volte si allena Mattia Rei?

«Tutti i giorni, due volte alla settimana fa anche propedeutica alla palestra. È ancora giovanissimo, non bisogna esagerare, dobbiamo procedere per gradi».

Quali sono le sue caratteristiche principali?

«È, prima di tutto, un giovane dalle doti fisiche importanti essendo alto un metro e novanta e avendo leve decisamente lunghe. Sicuramente è molto acquatico e ha una spiccata capacità di galleggiamento».

Su cosa state lavorando in particolare?

«Stiamo lavorando molto sulle partenze e sulla subacquea. Sono aspetti essenziali che non possiamo tralasciare e che possono fare la differenza».

A proposito di fare la differenza: qual è il punto di svolta per un atleta?

«La mentalità. È fondamentale curare e incentivare questo aspetto, perché tutto parte da lì: è bene ricordare che uno sportivo può avere anche grandissime doti fisiche ma se non ha una solidità dal punto di vista mentale notevole è difficile che renda al meglio delle sue capacità».

Il futuro di Rei sarà il dorso?

«Preferisco concentrarmi sul presente ma direi che il futuro di Mattia sarà quello di un atleta completo che può rendere bene anche sui 200 misti. Dipenderà da lui ovviamente, io cercherò di prepararlo al meglio per qualsiasi specialità».

Prossimi appuntamenti?

«Dal 2 al 5 aprile i Criteria in vasca corta a Riccione: Mattia farà i 100 e i 200 dorso e i 100 stile libero. Puntiamo a dare il meglio di noi, traendo spunti preziosi dal confronto con i migliori atleti provenienti da tutto lo Stivale».

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