Si chiude il sipario, ma un altro è già pronto per essere sollevato molto presto e deliziare spettatori amanti di sfide che della rapidità e della intensità fanno marchio di fabbrica: la stagione indoor, appena conclusa, ha regalato all’atletica sarda gioie e soddisfazioni non da poco, dimostrando la sua solidità sia nel settore della velocità che in quello dei lanci e dei salti. Soprattutto in quello della velocità, in cui il ricordo della vittoria alle Olimpiadi di Tokyo nella 4x100 con Filippo Tortu e Lorenzo Patta schierati in prima e ultima frazione è ancora fresco e sognante, dove sono stati ottenuti risultati di spessore che testimoniano il buonissimo  stato di salute di un movimento in crescita e dalle grandi potenzialità.

I piazzamenti. Su tutti spiccano Luca Lai, con il suo nuovo personale sui 60 di 6’’56, l’exploit di Antonio Moro sempre sui 60 con 6’’67 e il suo recente bronzo ai Tricolori Assoluti al coperto di Ancona, e la giovanissima Elisa Marcello che al primo anno tra le Allieve ha colto uno splendido argento sui 200 con il crono di 24’’72. Senza dimenticare Dalia Kaddari che, pur non essendo quella dei 60 metri la sua gara prediletta, ha siglato un ottimo 7’’38. “Le soddisfazioni non sono mancate e sono tanti gli atleti che hanno disputato una prima parte di stagione di grande valore’’, commenta Stefano Caneo, responsabile tecnico del settore velocità del comitato regionale. “Moro, Lai, Marcello e Kaddari sono state le nostre punte di diamante ma attenzione alla crescita degli altri atleti come Pietro Ceccatelli, sempre sotto i 7’’20 sui 60 quest’anno e sesto ai Tricolori Allievi,  Irene Carroni che al primo anno tra le Allieve ha corso i 60 in 7’’90, Giulia Mannu che si è migliorata sulla distanza ritoccando finalmente il suo precedente personale che aveva dal 2016, portandolo da 7’’75 a 7’’79, Leonardo Porcu sui 60 Hs, Cheikh Diallo e Oliver Comoli – anche loro militano tra gli Under 23 come Leonardo Porcu – scesi rispettivamente sui 60 a 6’’87 e 6’’88 ma attenzione anche a Gianmatteo De Furia che ha ritoccato il suo personale sui 60 con 7’’02 e Daniele Desogus che ha portato il suo tempo a 7’’12. Atleti in fase di maturazione che limeranno ulteriormente i loro tempi’’.

Le speranze. Miglioramenti costanti e collettivi che consentono allo sprint sardo di rivolgere il suo sguardo alle competizioni all’aperto con quella vivacità speciale in grado di garantire ulteriori passi in avanti significativi. “Il movimento è solido, determinato e con tanti talenti da fare crescere’’, conclude Caneo. “Ora è il momento di prepararsi per le gare all’aperto, consapevoli di avere tante carte da giocare per ritagliarci il nostro spazio a livello nazionale’’.

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