“Questa è una squadra che si salverà all'ultima giornata” ha ricordato il tecnico Stefano Sottili dopo la sconfitta nel derby. Il problema è che il vantaggio sui playout è sceso a 3 punti e se sul San Donato Tavarnelle c'è il vantaggio di un gol in più a parità di vittorie negli scontri diretti, contro la Vis Pesaro il saldo è negativo perché i rossoblù hanno rimediato un pareggio e una sconfitta, così pure contro L'Olbia, staccata di sole 5 lunghezze.

L'ansia nasce da due fattori: i troppi infortuni e la scarsa cattiveria di una squadra che si impegna ma tranne qualche elemento non ha abbastanza personalità per metterla anche sul piano fisico e dell'astuzia quando serve. Il derby con l'Olbia è stato una conferma: la squadra sul piano tecnico-tattico ha fatto quel che poteva coi suoi limiti contingenti in attacco (assenti anche Diakite e Scappini oltre a Ruocco e Scotto) e purtroppo stabili in difesa, ma sul piano dell'agonismo ci sarebbe voluto ben altro impatto, ben altra cattiveria in una sfida che si rinnova da 99 anni.

Domenica arriva al “Vanni Sanna” il Pontedera ed è una gara da vincere assolutamente, perché altrimenti il finale di stagione diventerà complicato. Bisogna recuperare almeno uno tra Scappini e Diakite. Nel caso manchi uno dei due, non sarebbe male dare fiducia da subito a Omoregbe: in rapporto al minutaggio è il giocatore che ha il maggior numero di tiri pericolosi nello specchio della porta.

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