La grande rimonta dell’Ilva, tra orgoglio e tristezza per la pandemia
I tifosi della Maddalena si preparano a rivivere i fasti di un tempo. Il tecnico Acciaro: “Ma speriamo che il picco dei contagi passi presto"
Salvatore Gallo, 29 anni centrocampista dell'Ilva (foto Argentino Tellini)
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Una società fondata nel 1903. Una comunità, quella di La Maddalena, che si identifica in una squadra di calcio: L"Ilva. Una fede, una passione e un'amore che non finiscono mai.
La classifica. L'Ilvamaddalena, passato anche in Serie C (ai tempi di Rino Stelletti e Angelino Fiori), quest'anno milita nel campionato di Eccellenza, dopo 18 giornate al terzo posto in graduatoria con 34 punti, a seguito di una splendida rimonta e con una partita da recuperare col Bosa, che in caso di vittoria catapulterebbe i Leoni al secondo posto, a sole 3 lunghezze dalla capolista Ferrini.
La sospensione. Ma ora c'è lo stop per la pandemia. Sino al 23 gennaio. "Peccato non ci voleva, eravamo in gran forma - afferma il tecnico Sandro Acciaro, maddalenino doc -. Ma stiamo continuando ad allenarci, seguendo i protocolli. Speriamo che il picco dei contagi passi presto". Uno degli uomini della svolta è Salvatore Gallo, 29 anni e motore del centrocampo, ritornato a fine novembre all'Ilvamaddalena dopo una breve parentesi in Promozione nel Siniscola Montalbo. "Sono legatissimo alla squadra e ai tifosi e ho preferito ritornare - spiega -. Però non sono assolutamente il salvatore della patria. Il merito della risalita va equamente diviso tra giocatori e staff tecnico".
Cresce l’entusiasmo. Oramai nell'Arcipelago si respira entusiasmo. Qualcuno ricomincia a parlare di salto di categoria. Il presidente Andrea Pisano rimane con i piedi per terra. "Il nostro obbiettivo sono i 40 punti per la salvezza certa - dice -. La squadra non si tocca e non faremo acquisti. Siamo in un momento magico e non vogliamo rompere l'equilibrio raggiunto. Ma ora dobbiamo pensare alla salute, la cosa più importante".
L’amministrazione fa il tifo. Anche il sindaco della Maddalena Fabio Lai ha chiaramente l'Ilva nel cuore, ma è alle prese con le preoccupazioni di una pandemia senza fine. “L'Ilva anche quest'anno ci riempie d'orgoglio e può essere la sorpresa finale - spiega -. Però purtroppo ci sono questioni impellenti, come gli screening per gli studenti e le vaccinazioni, che sono lo strumento indispensabile per uscire dal tunnel". La tifoseria è al solito in fibrillazione, tra l'entusiasmo per i propri colori e la tristezza dello stop del campionato e del difficile momento sanitario.
Il commentatore. Mauro Coppadoro, ufficiale di marina, non è solo un super tifoso: è anche commentatore e memoria storica dell'Ilva. "Seguo il club da bambino e mi piace il calcio romantico - commenta -. La domenica per me è sempre un giorno speciale, spesso al servizio della mia Ilva, anche in trasferta. Non so se potremo vincere il campionato, ma è già tanto quello che stiamo facendo. Nel frattempo aspettiamo la fine della bufera sanitaria per poter riparlare del calcio vero, il cosiddetto calcio minore, che infiamma da sempre l'animo degli sportivi".