Una giornata da dimenticare. L’Amsicora perde con l’ultima in classifica nella serie A1 femminile e vede allontanarsi, non definitivamente, il sogno scudetto. Anche la Ferrini, che ha riposato, scopre che deve ancora soffrire per raggiungere la Top Level. A Moncalvo, nelle finali Under 14 maschili, l’Amsicora è battuta in finale agli shoot out.

A1 femminile. A Roma, contro il San Saba, ultimo in classifica con tre punti e zero vittorie, l’Amsicora ha perso 2-1. Un risultato clamoroso che compromette la corsa verso lo scudetto anche se non è detta l’ultima parola. E’ vero che nonostante l’ultimo posto il San Saba non ha mai dato l’impressione di essere una squadra materasso. Anche nella gara di andata l’Amsicora vinse 2-1 con più di un patema. Partita nata male con il vantaggio del San Saba nei primi minuti. L’Amsicora attende la seconda frazione per rimediare, ha l’opportunità ma fallisce tre corti, e appena le romane si riaffacciano in area avversaria raddoppiano. Dopo l’intervallo l’Amsicora sembra essere più determinata e accorcia le distanze con Rossi. Ma da qual momento gli attacchi diventano più leggeri e la difesa del San Saba non concede ulteriori spazi. Una parata della numero uno romana e una conclusione fuori di poco di Granatto sono le azioni più pericolose. Ora l’Amsicora deve vincere giovedì il recupero con l’Argentia e battere sabato la Lorenzoni. Con due vittorie sarà spareggio con la stessa squadra piemontese.

La Ferrini ha osservato il turno di riposo e attendeva notizie dagli altri campi. La vittoria del Valverde a Roma con il Butterfly obbliga le ragazze di Alacid a soffrire ancora nella corsa alla Serie A èlite. Per qualificarsi dovranno almeno pareggiare con il Butterfly (già qualificato) giovedì al Maxia.

Finali U14. A Moncalvo nelle finali maschili l’Amsicora, guidata in panchina da Marcello manca e Roberto Carta è stata battuta dalla Moncalvese in finale. Dopo aver vinto la fase eliminatoria con tre vittorie e quaranta reti, la finale è terminata 5-5 nei tempi regolamentari, 9-7 agli shoot out, ma con accese contestazioni raccontate da Roberto Carta. “A trenta secondi dalla fine, sul 5-4 per noi, un nostro attacco è stato fermato per soccorrere un giocatore della Moncalvese. Alla ripresa del gioco aspettavamo che gli avversari ci restituissero la palla, ma non è andata così. Un giocatore è andato via indisturbato ed ha segnato. Ciò che ci lascia sconcertati è l’atteggiamento della panchina della Moncalvese, persone adulte che avrebbero dovuto dire ai giocatori ciò era giusto fare. Un atteggiamento diseducativo e sleale da parte di dirigenti adulti biasimato da tutti, i ragazzi non hanno colpe.”

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