Il mondo dei motori piange il pilota Ottavio Secchi, stroncato ieri da un infarto. Aveva ottant’anni.

Gli esordi. Nato a Castelsardo nel 1941, aveva esordito sportivamente nel 1967 (con una Fiat 600 Abarth) all’ottava edizione della Alghero-Scala Piccada, di cui era poi diventato recordman di presenze, arrivando a 37 partecipazioni, in 60 edizioni, l’ultima lo scorso luglio. Proprio in quell’occasione il pilota aveva chiuso 64º, quinto di gruppo e secondo di classe nella E1 2000 con un aggregato di 7’36”32. “Da ottantenne auguro a tutti di gareggiare fino alla mia età. Guido senza rischi e non guardo i tempi, ma stavolta ero ispirato e all’arrivo i miei figli si sono complimentati”, aveva raccontato in un’intervista Secchi. “Possibile che ancora non mi sia reso conto di non avere più 60 anni? Io sono contento di essere qui per le 37ª volta e persino del tempo che ho fatto. Io guido come mi sento di fare, a 80 anni non mi faccio illusioni di superare i giovani, ma intanto continuo a disputare tutte le gare in calendario”, aveva concluso il pilota portacolori dell’Autoservice Sport, che in carriera si era cimentato in cronoscalate, slalom, gimkane e rally, specialità in cui aveva debuttato vincendo la propria classe al “Coppa Limbara” di Tempio.

I funerali. L'ultimo saluto al pilota, per tutti "zio Ottavio", domani alle 17 nella Chiesa Madonna di Fatima della Muddizza, frazione di Valledoria. 

© Riproduzione riservata