Venti in campionato più uno in coppa Italia. Il bilancio sotto rete di Antonio Pili è l’equivalenza di una stagione illuminante con la maglia dell’Idolo. Il 33enne originario di Tonara ha trascinato i suoi a suon di gol verso il secondo posto dietro il Barisardo, approdato in Eccellenza con 2 punti di vantaggio. Pili, professione torronaio, ha vinto il concorso dei migliori ideato da unionesarda.it. È il riconoscimento alla stagione super del centrocampista che si è reinventato bomber è che ad Arzana ha trovato la sua dimensione ideale, sostenuto da società e compagni di squadra, e in Ogliastra, a Lanusei, l’amore più più grande: la sua Valeria.

A 33 anni lei è stato eletto miglior giocatore di Promozione. Che soddisfazione è?

«Sicuramente è una bella soddisfazione visto che non sono più un ragazzino, poi essere votato dai mister avversari è sempre motivo di orgoglio, vuol dire che comunque qualcosa di buono ho fatto».

Un campionato esaltante con l’Idolo: c’è più rammarico o soddisfazione?

«Assolutamente più soddisfazione, siamo andati oltre le più rosee aspettative e, soprattutto, abbiamo fatto crescere tantissimi giovani che è uno degli aspetti più importanti».

La gioia più grande della stagione?

«Ribadisco, aver fatto crescere in maniera esponenziale i giovani, soprattutto del posto, è stata una soddisfazione grandissima».

Il 4-0 a Bari Sardo resta la vostra gara più bella?

«Sicuramente la partita più bella ma non solo per il risultato, bensì per l’intensità che ci abbiamo messo. Ci sta aver perso qualche punto all’inizio perché comunque era una squadra abbastanza nuova e dovevamo trovare il giusto amalgama, ma se proprio devo avere un rimpianto è la partita persa 1-2 in casa con il Barisardo allo scadere, con il pari avremmo avuto un punto in più noi ma, soprattutto, due in meno loro, però si sa che con i se e con i ma non si va da nessuna parte, quindi hanno vinto loro e gli faccio i complimenti».

Per lei giocare è stato un ritorno ad Arzana. Ci sono i presupposti per continuare insieme?

«È stato un ritorno molto gradito, ora come ora non penso all’anno prossimo, voglio solo staccare un po’ la spina perché è stato un campionato bello tosto e impegnativo, poi ci siederemo con il presidente e vedremo se si potrà trovare un accordo».

A chi dedica la vittoria del concorso?

«La dedico alla mia compagna, Valeria, ai miei genitori ma anche a tutti i miei compagni e alla società che mi hanno messo in condizioni di esprimermi così al meglio».

Avendo potuto esprimere un voto, a chi lo avrebbe dato?

«So che non potrei farlo ma vado contro le regole: il mio voto voglio darlo alla società Idolo. La dirigenza è stata davvero impeccabile sotto tutti i punti di vista».

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