Sono indiscutibili protagonisti del campionato di Promozione di basket e compiono 10 anni di attività, come al solito, nelle zone alte della classifica. È il Basket Poetto, compagine protagonista del girone Sud. Un gruppo di amici, esempio di una sconfinata passione per la pallacanestro, nonostante gli anni che passano.

Correva l’anno. Era il 2011, quando un gruppo di amici, ex giocatori ai più alti livelli della pallacanestro sarda, decide di riunirsi e creare una squadra che potesse allenarsi, stare assieme senza stress e fare un campionato. “Nasce semplicemente – commenta il presidente, ideatore e fondatore Daniele Cortis – nel momento in cui ho deciso di smettere con l’Olimpia in C, per ragioni di lavoro. Dopo aver giocato un paio di stagioni con gli All Blacks, nell’estate del 2011 ho pensato di costituire una società, il Basket Poetto, assieme ad un gruppo di amici”. Tra i soci fondatori, oltre a Cortis, anche giocatori conosciuti sui parquet, come Roberto Peara, Andrea Sanguinetti, Alberto Carboni e Michele Palenzona.

Uniti dalla Passione. Un gruppo di amici che si diverte a stare assieme e aspetta la partita domenicale con l’entusiasmo dei giovani all’esordio. “Negli anni – prosegue Cortis – siamo sempre stati un gruppo di 20 quarantenni che per 2 volte alla settimana, nel corso della pausa pranzo, va ad allenarsi e poi a giocare nel fine settimana. Giochiamo sempre per vincere, perché anche le vittorie sono importanti”. La conferma arriva dal palmares del Poetto. Nei primi 4 anni di vita è arrivato il successo finale. “Negli ultimi anni – commenta Cortis – per noi il livello si è alzato, ma i risultati sono sempre buoni perché, soprattutto, ci siamo sempre divertiti. Anche quest’anno la squadra è competitiva, dipende poi da come si arriva in fondo”.

“Mondo Poetto”. Una squadra che racchiude una fascia d’età molto ampia. Il meno giovane è del 1963, mentre il meno esperto è un classe ’99. Tutti appassionati, dai principi ben saldi che partono dall’amore per la disciplina e la voglia di stare assieme, esempio di costanza per i più giovani. “Chi si avvicina al nostro mondo – conferma Cortis – deve condividere i nostri principi. Negli ultimi anni abbiamo reclutato qualche ragazzo per continuare a essere competitivi anche sul campo. L’obiettivo è evitare la dispersione, tenere i ragazzi, anche quelli più “attempati”, fare attività sportiva. Per il futuro mi piacerebbe che si garantisse continuità alla mia idea, che ci fosse continuità con quanto stiamo facendo attualmente. Spero che i ragazzi che già fanno parte del gruppo possano portare avanti l’idea di condivisione che è alla base del progetto”.

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