Torres, Budoni e Cos Sarrabus Ogliastra sotto la lente d’ingrandimento de L’Informatore Sportivo, programma ideato e condotto da Lorenzo Piras su Radiolina. Dall'altro capo del microfono, il giornalista esperto della Torres Giampiero Marras, il superbomber del Budoni Giuseppe Meloni, l'allenatore manager della Cos Franceso Loi, uomo e tecnico senza fronzoli, trascinatore, capace di fare gruppo e di creare successi.

Come ha dimostrato alla guida del Lanusei e del Muravera e ora della Cos con campo di gioco a Tertenia e con radici nel Sarrabus e in Ogliastra. Giampiero Marras, rispondendo a Lorenzo Piras, ha parlato del futuro immediato della Torres, una società solida, con idee chiare che guarda con ambizione al futuro dopo le difficoltà degli anni passati. Alfonso Greco dovrebbe restare sulla panchina della società rossoblù. Manca solo l'ufficialità. La società sassarese punta anche a rafforzare il settore giovanile e ad una prima squadra che sogna i playoff. Il  giornalista sassarese ha parlato di un campionato estremamente difficile con squadre come Cesena e Reggiana. Con una Torres che comunque punta a fare bene attraverso una programmazione serie e intelligente e con uno staff tecnico di primo livello. Così si potrebbe anche puntare ai playoff e, chissà, pure alla Serie B, con una politica di idee chiare e di piccoli passi. Si è parlato pure del bomber Scotto, uno dei giocatori, come lo ha definito Piras, «di grande personalità, col fiuto del gol, sicuramente importante nella Torres del futuro immediato».

Ed ecco, poi, il bomber, Giuseppe Meloni. Dove gioca lui, le reti a pioggia sono garantite. E con loro, spesso, i salti di categoria. «Non c'è dubbio», è intervenuto Francesco Loi, allenatore della Cos: «Meloni quando firma con una squadra porta con sé una dote di almeno trenta gol. Tantissimi. Con me , al Muravera, ne fatto addirittura 51. Incredibile. Un grandissimo giocatore, una grande persona, con un grande difetto: ha paura dell'aereo. Meloni è davvero il giocatore che ogni allenatore vorrebbe. Io l'ho avuto. Lo ripeto, è stato un grande. Toccava un pallone ed era subito gol».

Giuseppe Meloni parla invece del suo passato e del momento del suo Budoni. «Siamo impegnati nei playoff: abbiamo eliminato il Boreale, una squadra romana: all'andata abbiamo vinto per 2-1 nonostante l'handicap di un campo al limite delle misure. A Budoni è stato più facile. Abbiamo subito sfruttato gli spazi. Alla fine abbiamo fatto quattro gol, giocando alla grande. Ora ci attende la doppia sfida decisiva  contro gli umbri della Ellera: non sarà facile. Dobbiamo farcela. Budoni merita la D».

Meloni resterà anche il prossimo anno? «Io ci sto bene, come mi sono trovato bene ovunque. Continuerò a giocare anche se sto pensando pure al futuro. Sto pensando a fare l'allenatore, presto frequenterà un corso. Penso anche al mio futuro fuori dal calcio, vedremo».

Francesco Loi stravede per il suo ex bomber. «Potrebbe ancora giocare ad alti livelli». L'allenatore ogliastrino risponde anche sul futuro della Cos: «Abbiamo idee chiare, tanti appassionati attorno, vogliamo crescere su basi sempre più solide perché la Serie D è tosta sotto il profilo tecnico e logistico. Quest'anno abbiamo affrontato squadre campane professionistiche come la casertana e la Paganese. Ora pensiamo anche a creare uno staff ancora più importante. Avremo pure Moi, uno giocatore straordinario con una straordinaria carriera alle spalle, un uomo vero che sarà nostro diretto collaboratore. Vogliamo anche occuparci del settore giovanile che quest'anno, facendo tutto in fretta, non abbiamo potuto curare. Inizieremo dal campionato juniores ma vogliamo essere presenti in tutte le categoria». Lei si ritiene un allenatore manager? «Ormai questo è un ruolo col quale bisogna muoversi, stile inglese insomma: vogliamo crescere sotto il profilo tecnico, manageriale portando avanti un programma con tanti giovani sardi, puntando davvero su principi sani, la strada per fare bene».

L’Informatore sportivo ora va in vacanza. Riprenderà con l’avvicinarsi dell’inizio dei campionati.

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