Dopo tredici anni in azzurro, due Olimpiadi, medaglie d’argento e bronzo a livello europeo e mondiale, Francesca Deidda lascia la Nazionale di nuoto sincronizzato. L’atleta della Promogest Quartu e Fiamme Oro, oggi a Cagliari per ritirare il premio Coni, ci ha pensato su per mesi, ancor prima di partire per Tokyo.

La decisione. Poi, una mattina di settembre, ha detto basta.

“Sono entrata nella nazionale junior a 16 anni, nel 2010 in quella maggiore, mi sono tolta tutte le soddisfazioni, non avevo più nulla da dare”, la motivazione, “terminate le Olimpiadi di Tokyo, per due mesi ho tentennato, si trattava di chiudere con una parte importantissima della mia vita, ma ho sentito forte anche il bisogno di dedicarmi a qualcosa di nuovo”. Anche ora che vive a Savona, il sincronizzato resta comunque parte della sua vita. Ancora quest’anno, si allenerà a ritmi più blandi, per partecipare ai campionati italiani invernali ed estivi in calendario a marzo e giugno, entrambi a Riccione. Nel frattempo, rifletterà sul futuro dove non è esclusa una carriera da allenatrice.

I prossimi impegni. “Ho già ricevuto qualche proposta, e vorrei anche riprendere a studiare con un nuovo percorso universitario. Tuttavia”, ha precisato, “per adesso, mi godo le piccole conquiste di una quotidianità ritrovata: alzarmi alle otto anziché alle sei, o non avere una giornata scandita dagli impegni in palestra o piscina”. Qualche volta, fa capolino la nostalgia. “Del passato in Nazionale, mi manca soprattutto stare assieme alle mie compagne di squadra, con cui ho condiviso ogni giornata negli ultimi anni. Proprio in questi giorni, loro si stanno allenando qui a Savona. Le incontro al di fuori della piscina, ma vivo con serenità questa fase nuova e diversa della nostra amicizia, e sono convinta della scelta fatta”.

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