Una maratona come regalo per il suo ventiduesimo compleanno. Una maratona, corsa a Valencia, che vale il nuovo personale e la consapevolezza di avere ancora ampi margini di crescita. Ieri Federico Ortu del Cus Sassari ha corso i 42 km e 195 metri in 2h23’45’’ migliorando notevolmente il precedente personale di 2h29’58’’ di un anno fa. La sua è la migliorare prestazione sarda stagionale sulla maratona e una delle migliori prestazioni sarde all time sulla specialità.

Ortu, si aspettava un miglioramento così netto?

«Ci speravo. Il 23 ottobre, sempre a Valencia, ho fatto il personale sulla mezza in 1h07’59’’ e poco dopo ho cominciato ad avere uno stato di forma sempre migliore. Quindi, una volta partito mi sono detto: “Perché non provarci?’’. È andato tutto bene e questo mi dà morale».

Che gara è stata la sua?

«Una gara attenta perché in maratona non puoi sbagliare nulla. Sapevo che Giovanna Epis, la maratoneta italiana più forte che abbiamo, voleva tentare il primato nazionale allora ho seguito il suo gruppo. Alla mezza siamo passati in 1h11’50’’ un passaggio regolare che ho tenuto sino alla fine».

Rispetto allo scorso anno che sensazioni ha avuto?

«L’anno scorso ero all’esordio e la prima volta in maratona è sempre un enigma. Avevo ottime sensazioni sino ai 25 km poi purtroppo ho pagato nel finale. Quest’anno, invece, l’esatto contrario perché sino al venticinquesimo chilometro non mi sentivo al massimo poi le gambe hanno cominciato a girare. Inoltre, avendo già corso una volta la maratona, avevo una resistenza mentale nettamente superiore che è stata fondamentale».

Si archivia un 2022 di ottimi risultati.

«Già, mi sono migliorato sulla mezza e sulla maratona ma anche sui 3000 e sui 5000. È stato un anno importante».

Obiettivi per il 2023?

«Adesso  pensiamo a recuperare. Spero di fare una maratona in primavera e una a fine anno. Nel mentre, vorrei fare qualche cross per allenarmi, poi come tappe di passaggio alla maratona vorrei essere presente alla mezza di Oristano e alla Stramilano. Non mancherà anche la pista, dove correrò dai 1500 sino ai 10000».

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