Fabio Pisacane sbarca a Olbia, ospite del progetto organizzato dall’Olbia Calcio, in collaborazione con la Geasar e l’Aia di Olbia.

Guest star, il collaboratore tecnico di Fabio Liverani al Cagliari, già difensore dei rossoblù e ambasciatore Fifa, del terzo seminario sul miglioramento del comportamento in campo rivolto ai ragazzi del settore giovanile dei bianchi.

Tema dell’appuntamento di questo pomeriggio, nella sala Lodovici dell'aeroporto Costa Smeralda, l’etica sportiva e in particolare il Codice di Giustizia Sportiva. Un argomento caro a Pisacane, protagonista nel 2012 della coraggiosa denuncia di una tentata combine. «Un momento che mi ha segnato», ricorda il giocatore di origine campana.

«Mi chiamò un mio ex dirigente dei tempi del Ravenna offrendomi 50mila euro per alterare il risultato di una partita che ci avrebbe visto avversari la domenica successiva in Lumezzane-Ravenna, gli risposi che non facevo certe cose e informai la mia società, che mi invitò a denunciare».

Una scelta che Pisacane difende oggi con ancora maggiore convinzione. «Là avevo due strade: buttare all’aria tutti i sacrifici fatti dalla mia famiglia per farmi inseguire la mia passione per il calcio, e alterare il risultato di una partita per denaro, o non tradire i miei valori di lealtà e onestà e denunciare. Scelsi la seconda via: con le scorciatoie non si arriva da nessuna parte», è il messaggio finale di Pisacane ai giovani dell’Olbia.

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