Dagli incroci tra le prime quattro del campionato di Eccellenza ne esce rafforzata la capolista Budoni. Domenica scorsa, la diciannovesima giornata proponeva le sfide al vertice Ossese-Budoni e Monastir-Tempio. Entrambe sono terminate in parità. Così la squadra di Raffaele Cerbone ha potuto tenere a distanza di sicurezza Monastir, a meno sei, e Ossese e Tempio, a meno sette, con una partita in meno da giocare.

Ne restano undici. E i biancocelesti hanno già disputato due (su tre) scontri diretti. Resta quello col Tempio che giocheranno in casa nella quartultima giornata. Il Monastir dovrà affrontare nel proprio campo l’Ossese nella terzultima giornata. Mentre Ossese-Tempio si giocherà tra due turni.

«Una giornata sicuramente favorevole al Budoni», commenta l’allenatore della Ferrini Cagliari, Pier Paolo Mura. «Risultati che ci possono stare. Non mi aspettavo invece le sconfitte del Monastir nelle precedenti partite. È un campionato difficilissimo. Il livello si è alzato non essendoci fuoriquota e il mercato sempre favorisce stravolgimenti delle rose. È ancora presto. Ci sono in palio trentatré punti. Sei lunghezze di vantaggio non sono tante considerato anche che gli incontri con le squadre impegnate nella corsa salvezza saranno durissimi per le prime della classe. Chiaramente per il Budoni è un momento favorevole dal punto di vista psicologico. Le avversarie, inoltre, non possono permettersi errori».

In quinta posizione l’Iglesias ha agganciato il Calangianus. Prima sconfitta nel girone di ritorno per il Villasimius contro il San Teodoro che incrementa il vantaggio sulla zona calda. Riprende a respirare la Nuorese. I barbaricini dopo sei giornate hanno ritrovato la vittoria.

In coda è bagarre. Le ultime sette squadre sono racchiuse in un fazzoletto di sei punti. «La classifica si sta accorciando verso la parte bassa – continua Mura – C’è grande equilibrio. Come per le prime posizioni, anche per la lotta salvezza è tutto aperto». Sorride la Ferrini alla seconda vittoria di fila che ha permesso di lasciare l’ultima posizione. La cura Mura ha fatto effetto immediato. Il segreto? «Ho semplicemente trasmesso serenità e tranquillità ai ragazzi cercando di sistemare la squadra nel modo in cui era stata pensata, a suo tempo, da Sebastiano Pinna. Sono stati bravi i ragazzi – conclude Mura – e la fortuna ci ha assistiti dopo averci voltato le spalle per parecchio tempo».

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