Divorzio consensuale tra la Dinamo e l'americano Battle
Sulla graticola ora il pivot Mekowulu, entrato in crisi e autore di prove deludenti
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Tyus Battle saluta Sassari. La società sassarese ha comunicato la rescissione consensuale con il giocatore statunitense con la formula di rito "A Tyus l’augurio da parte del club per un prosieguo di carriera ricco di soddisfazioni personali e professionali".
Settimo straniero, costretto ormai alla tribuna perché in campionato possono giocare solo sei stranieri, Tyus Battle era stato ingaggiato in estate come scommessa. Classe 1997, 198 cm di altezza, grande atletismo, un rookie uscito dall'Università di Syracuse con buone referenze. La Dinamo lo aveva presentato come giocatore in grado di ricoprire tre ruoli, ma da subito si è capito che l'americano era uno swingman, una guardia-ala piccola, non certo un play.
Le prestazioni della Supercoppa erano state incoraggianti, Battle era stato uno dei migliori con 13 punti di media e 4 rimbalzi. In campionato invece ha iniziato a faticare e dopo le buone prestazioni contro Reggio Emilia e Brindisi ha iniziato a smarrirsi. Con il ritorno di Kruslin, il giovane Battle è finito in tribuna, giocando solo in Champions dove non ci sono limitazioni al numero di stranieri.
Oggi la decisione che suona come un altro flop in un mercato estivo che ha già visto partire il play Clemmons e il coach Cavina. E sulla graticola c'è ora il pivot Mekowulu, entrato in crisi e autore di prove deludenti.