Carbonia, quattro finali per tentare il miracolo
La sfida, per i dirigenti del sodalizio del presidente Canu, è quella di svuotare l’infermeria e cercare di salire sul treno dei playout
L'allenamento del Carbonia (foto Andrea Scano)
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"Liberare al più presto l'infermeria e stare nella zona spareggi: poi si vedrà". Non ci sono molte altre strategia di battaglia nelle parole del presidente del Carbonia, Stefano Canu, al cospetto di una squadra tornata di nuovo in fondo alla classifica (seppur cortissima) di serie D dopo un aprile non entusiasmante come invece lo era stato marzo che aveva portato i minerari dall'ultima alla quart'ultima posizione.
Quattro al termine. Dopo la sosta del primo maggio, resteranno a disposizione solo 4 gare. Due il Carbonia le farà subito in casa contro Muravera e Vis Artena. Poi fuori contro l'Aprilia quindi si chiude a Carbonia contro il Gladiator.
La speranza. "Dobbiamo sperare che alcuni giocatori escano presto dall’infermeria come il mediano Isaia sottoposto a terapia per un brutto incidente a una spalla, come la punta Padurariu ancora alle prese con i malanni alla caviglia e il difensore Suhs per i problemi a un flessore, ma ogni considerazione prescinde dal fatto che dobbiamo stare entro gli 8 punti dalla sestultima per rimanere agganciati al treno spareggi, e solo allora si vedrà quello che sarà".
Intanto i giovani. Il Carbonia intanto continua a raccogliere soddisfazioni dal settore giovanile come l'amichevole di prestigio di ieri sera allo stadio Zoboli fra i Giovanissimi (14-15 anni) del Cagliari calcio e i pari età minerari guidati da Simone Sotgiu e Federico Caria: è finita 3-2 per i rossoblù.