I 3 punti chiesti dal presidente Alessandro Marino per rilanciarsi in vista del rush finale non sono arrivati. Contro la Carrarese l’Olbia rimedia un punto in rimonta, ma va bene così, perché arrivato al 95’, a segno Udoh, e perché la classifica non è cambiata.

All’indomani della 32ª giornata di Serie C, la squadra di Max Canzi è equidistante tra playoff (-3) e playout (+3), con l’ottavo posto occupato dalla Vis Pesaro distante 5 lunghezze. Mentre dai 46 punti in su del Gubbio il girone B gioca un altro torneo, a 6 turni dalla fine e con una serie di scontri diretti a venire il gap nei confronti dei marchigiani, avversari il 9 aprile al “Nespoli”, non è incolmabile.

Arriva il Siena. Ma sabato, in casa col pari punti Siena, l’Olbia dovrà tornare a vincere. Dopo la sconfitta-beffa col Pescara, l’1-1 del “Dei Marmi” certifica che i bianchi sono vivi e che ci credono. “Purtroppo abbiamo regalato il primo tempo”, dice Canzi. “Forse, abbiamo pagato lo stress mentale accumulato in due partite di altissimo livello contro Modena e Pescara, ma nel secondo abbiamo fatto bene e i ragazzi sono stati bravi a crederci fino all'ultimo: dalla panchina avevo la percezione che avremmo potuto fare gol da un momento all'altro e ci siamo riusciti con pieno merito”, aggiunge l’allenatore dell’Olbia.

Che chiude così: “In questo campionato si può perdere all'ultimo secondo, a noi è successo sabato con il Pescara, ma all'ultimo secondo si può anche fare gol in contropiede e ottenere un punto importante”.

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