Oristanese, classe 1983, professione Attaccante, di quelli con la A maiuscola: Andrea Sanna, con 25 reti, si è laureato cannoniere del campionato di Eccellenza regionale. Decisivi gli ultimi impegni stagionali, nei quale il numero 11 della Tharros ha realizzato 8 reti in 2 gare.

Il sorpasso. Un titolo che Sanna vedeva possibile e che ha trovato una spinta decisiva nei compagni di squadra. “Un po’ me l’aspettavo – esordisce Sanna – per il numero di gol fatti. Il pensiero era quello di avercela fatta con un numero così alto di reti in due partite”. Spallata decisiva arrivata dal gruppo. “Mi avvicinavo in panchina – prosegue con il sorriso – per chiedere la situazione dagli altri campi e loro insistevano solamente nel dirmi di fare gol, perché anche gli altri stavano segnando. In realtà non era così, a fine gara ho scoperto il divertente inganno dei miei compagni quando ho visto la classifica. Mi avevano preso in giro. Cercavano di stimolarmi”.

La spinta. Un titolo che la punta biancorossa non aveva mai vinto, prima della “seconda vita” con la Tharros. L’anno scorso arrivò la corona in Promozione, quest’anno in Eccellenza. “Nel corso degli anni – conferma – non ci ho mai tenuto più di tanto. Mi interessa segnare, fare tanti gol, ma arrivare primo o secondo non cambiava granché. Quest’anno, però, i miei compagni mi hanno spinto proprio a cercare di dare il massimo per vincere questo titolo, come se fosse un regalo pure per loro”.

Il dolce finale. Una stagione dalle mille emozioni in casa Tharros, con il lieto fine che ha regalato una salvezza con due giornate di anticipo. Del lungo film della stagione, la punta ex Arzachena, Savona, Selargius, Porto Torres, Fertilia, Ghilarza e Terralba, ricorda gli ultimi passaggi. “Non ricordo un gol particolare – afferma – ma la soddisfazione di essere riuscito, alla fine, a segnare più di due gol in una partita. Più della classifica cannonieri mi interessava fare almeno una tripletta, perché di un exploit simile in una gara rimane il ricordo migliore”.

La scommessa. A fine campionato il bottino personale dice 25 gol in campionato e 4 in Coppa Italia. Quasi 30 reti proprio nella stagione in cui Sanna è entrato negli “anta” (40 anni). Verrebbe quasi da dire che l’attaccante è come la vernaccia, altro bene prezioso per Oristano, che con il passare degli anni migliora. “Non mi aspettavo così tante reti – prosegue – perché pensavo di arrivare massimo a 18-20. Infatti dovrò pagare diverse scommesse perse – sorride – perché in tanti pensavano potessi arrivare oltre. D’altronde, io in carriera non sono mai andato oltre quella cifra, è solo negli ultimi anni che ho raggiunto il massimo. Con il passare degli anni, in genere, la cifra tende a calare, invece a me è capitato il contrario”.

Annata positiva. Prima la salvezza di squadra poi il titolo di capocannoniere a livello personale. Sanna, però, non è pienamente soddisfatto. “Personalmente, a livello numerico – conferma – è la migliore di sempre. Magari non tutti i gol hanno portato punti e questo è il rammarico, perché secondo me come squadra si poteva fare meglio. Non dico tanto, ma potevamo superare quota 50 punti. La nota positiva è che dalle difficoltà ci siamo ripresi e chiudere così nelle ultime partite è stato bello. Importantissimo è stato il supporto dei tifosi per noi giocatori, ci hanno dato la spinta nei momenti duri e condiviso la gioia in quelli belli, ti fa respirare calcio”.

Il futuro. Dopo l’ultimo impegno stagionale contro il Carbonia è tempo di riposo. E un occhio al futuro? “E’ troppo presto per dirlo – conclude Sanna – se la società mi chiede di rimanere le porte sono apertissime, ma bisogna valutare tante cose in estate. Può essere stato un anno positivo, ma è stata anche una stagione pesante e ora è il momento di staccare”.

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