Per gli addetti ai lavori è bastato vederlo scendere in pedana per capire che il piglio è quello del purosangue, ma anche i curiosi dell’ultima ora hanno notato che nel suo modo di lanciare c’è una marcia in più: Davide Dore ha siglato il nuovo record sardo Under 16 nel lancio del martello da 4 kg, sabato scorso a Quartucciu, con la misura di 42,14 – ottenuta al terzo tentativo preceduta da lanci di 40,51, un nullo e successivamente da 38,75 – che lo colloca alla sesta posizione nazionale della sua categoria nella specialità.

Per chi ama i numeri e le statistiche, invece, sono ben due gli aspetti da sottolineare: Dore, atleta della Shardana seguito da Patrizia Spillo, ha migliorato notevolmente il suo precedente personale di 35,30 ottenuto  il 5 febbraio a Sassari e, insieme ai suoi coetanei Filippo Roccu e Costantino Pio Vargiu, è tra i migliori d’Italia: infatti, Roccu è settimo in graduatoria con 38,33 mentre Pio Vargiu è ottavo con 38,30. Quindici anni, studente del Liceo Scientifico Spano a Sassari e del conservatorio dove si applica nel basso elettrico, scout praticante, Dore si allena allo stadio dei Pini di Sassari seguito con attenzione da Patrizia Spillo che, nonostante l’entusiasmo, tiene a precisare. «Questo record sardo di categoria è un piccolo passo verso il futuro. Non dobbiamo pensarci troppo, guardiamo avanti dando il meglio di noi».

Spillo, quasi otto metri di miglioramento da parte del suo atleta e un record sardo di categoria. Insomma, un esordio più che positivo.

«Sì e sarò sincera: ci aspettavamo di poter fare il personale perché in allenamento Davide ha fatto test che dimostravano fosse in ottima condizione. Non ci aspettavamo il primato regionale però è arrivato quindi siamo ancora più contenti».

Da quanto segue Dore?

«Da gennaio 2022, Davide viene dal rugby e si sta dedicando all’atletica davvero da pochissimo tempo. È molto fresco».

Quante volte si allena?

«Solamente due volte. È giovanissimo, deve divertirsi, i carichi di lavoro importanti arriveranno in seguito».

Analizziamo la sua gara. Poteva arrivare alla misura di 43 metri?

«Assolutamente sì e spiego subito il perché: il lancio più lungo che ha fatto non è stato il migliore tecnicamente, questo mostra che ci sono ampi margini di progressione. Bisogna trovare la gara giusta e nulla è precluso».

Dore si confronta anche con Filippo Roccu e Costantino Pio Vargiu che, come il suo atleta, sono tra i primi dieci in Italia nella specialità.

«Esattamente e sono felicissima di ciò. Quindi rilancio: sono certa che il record di Davide verrà migliorato più volte e che questi tre ragazzi ci daranno dimostrazione del loro potenziale, insomma ne vedremo delle belle. Il martello è da sempre una specialità ostica ma il settore tecnico regionale guidato da Flavio Stochino sta svolgendo un ottimo lavoro che sta dando i suoi frutti: poi, potersi confrontare nella propria regione con coetanei di questo livello non può che essere una marcia in più».

Non solo martello però: Dore lancia anche 9,03 nel peso.

«Sì, il peso lo facciamo per divertirci per noi è propedeutico al martello. Non voglio ancora che si specializzi, ribadisco è troppo giovane deve vivere l’atletica con spensieratezza. Per questo, aggiungo che lo vedremo impegnato anche nel disco, è importante che vari le specialità».

Cosa caratterizza Dore?

«Ha un grande senso del ritmo poi è molto determinato e maturo. Sa essere lucido in gara, senza farsi condizionare dalla tensione e sa ottimizzare i mezzi di cui dispone».

A cosa ambite per questa stagione?

«L’obiettivo è raggiungere i 45 metri nel martello, inoltre cercheremo di gareggiare il più possibile. Lavoreremo per gradi, non ci interessa ottenere tutto subito: i giovani devono allenarsi per arrivare alla piena maturità nelle categorie superiori, questo è il momento di divertirsi il resto verrà naturale».

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