Ciclismo e commemorazione: due elementi dal significato profondo uniti per celebrare la memoria di Emanuela Loi, scomparsa trent’anni fa nella strage di via D’Amelio per mano della mafia in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino. Andrà in scena oggi alle 21 a Sestu, città della Loi, la seconda edizione del ‘’Gran Premio Città di Sestu’’ organizzato dalla ASD Fasol Bike: una gara che si preannuncia avvincente e ricca di corridori del settore amatoriale che possono dire la loro in un appuntamento che va in scena in notturna e che si sta ritagliando il suo spazio tra le gare più attese da parte del movimento ciclistico isolano.

La gara si snoderà su un circuito di 2 km da ripetere 25 volte per gli uomini, mentre le donne lo ripeteranno 15 volte, con partenza e arrivo da via Vittorio Veneto. Un circuito pianeggiante ma nervoso, contraddistinto da tre curve insidiose dove è possibile fare la differenza. Infatti, sarà proprio in quei punti che potrebbe sganciarsi un gruppetto dal plotone principale capace di arrivare al traguardo, sfruttando una distrazione dei favoriti che garantirebbe agli attaccanti di tenere il vantaggio accumulato. “Siamo molto felici di questa seconda edizione che assume un significato molto importante’’, sottolinea Edmondo Argiolas, 56 anni presidente della società organizzatrice Fasol Bike. “Siamo infatti nel trentesimo anno dalla scomparsa di Emanuela Loi, una data importante che è una occasione significativa per riflettere sul sacrificio di una giovanissima donna che ha dato la sua stessa vita per combattere la barbarie mafiosa’’. Sport e legalità, un connubio fondamentale per sensibilizzare i cittadini alla lotta alla mafia. “Lo sport significa aggregazione, divertimento e soprattutto cultura. Un’occasione di cui fare tesoro per riflettere su eventi della nostra storia che non devono essere dimenticati’’.

L’adrenalina per la competizione si fa ogni ora più intensa e non mancano i pronostici su chi metterà il suo sigillo quest'anno. “Ci saranno più di quaranta iscritti al via’’, conclude Argiolas. “Sarà sicuramente una bella sfida. I favoriti sono Emiliano Murtas ed Eros Piras della Donori Bike: Murtas, ex Professionista, va forte su ogni terreno, Piras sta molto bene ed è l’uomo che ci è apparso ultimamente più solido’’. Ancora una volta, sarà la strada a decretare il nome del vincitore: che sia al termine di una volata di gruppo o di un attacco in solitaria. Ma comunque all’insegna di quello spirito d’avventura e unione che contraddistingue il ciclismo.

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