Addio a Gustavo Mhamed, argentino innamorato dell’Isola
L’attaccante – ex tra le altre di Gialeto e Budoni – tradito da un male incurabile. Il cordoglio degli ex compagni
Gustavo Mamhed (archivio/Messina)
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Era arrivato in Sardegna con la prima ondata di stranieri nei campionati dilettanti nel 2000. E’ di ieri la tristissima notizia per il calcio sardo e argentino della scomparsa di Gustavo Mhamed, legatissimo all'isola e al calcio sardo. Attaccante fortissimo, poi procuratore ha lasciato tantissimi amici. Aveva giocato nella Serie A argentina con la maglia dell’Huracan dopo le giovanili col Velez Sarsfield. “El turco”, cosi veniva chiamato, è morto a 45 anni per un brutto male.
In Sardegna era arrivato a inizio anni Duemila, appena 22enne, firmando per la Gialeto. Con lui altri argentini Mariano Ruggiero (attuale allenatore della Gialeto), Pablo Pooli (ha giocato anche nel Siliqua), Javer Verticchio e Martin Virgilio (ha indossato fino a poco tempo fa la maglia della Ferrini Cagliari). Aveva giocato anche con Budoni, Selargius e San Vito. Poi l’esperienza da procuratore. Ha portato tanti giocatori in Sardegna. Uno dei primi, nel 2011, l’attaccante italo-argentino Rubén Darío Larrosa, che firmò col Porto Corallo.
Il figlio Lucas ha indossato la maglia del Muravera e del Taloro. “Ciao Turco”, lo ricorda Franco Palleschi, dirigente del Muravera, “è stato un onore conoscerti e prendermi cura del tuo Lucas”. Alberto Paderi, ex direttore sportivo del San Vito: “Amico di tante battaglie. La notizia della tua scomparsa mi sconvolge. Sei stato uno dei più grandi giocatori che abbia mai conosciuto e la tua più grande dote era quella di sorridere sempre sia nelle sconfitte che nelle vittorie. Ci mancherai tanto grande bomber”.