«Credo che in qualche anno la Torres potrà giocare per la Serie B, ma prima è troppo importante questa salvezza e dobbiamo raggiungerla in tutti i modi». Parola di Alfonso Greco, da una settimana tornato alla guida della Torres e reduce dall’1-1 di ieri con l’Ancona.

A Radiolina, durante "L’Informatore Sportivo", dà uno sguardo alle ultime quattro giornate a partire dalla trasferta di sabato con la Fiorenzuola (ore 14.30): «Secondo me con sei-sette punti ci salviamo, poi dipende sempre dagli scontri diretti e più punti facciamo meglio è. Stiamo anche recuperando Scotto, non è ancora al 100% e gli sto dicendo di giocare finché ne ha».

C’è soddisfazione per il suo secondo esordio a Sassari: «Abbiamo rischiato di perdere ma alla fine meritavamo anche di vincere. I ragazzi hanno reagito dopo il rigore sbagliato, il gol a freddo ci ha un po’ destabilizzato ma poi abbiamo avuto l’atteggiamento giusto che deve guidarci fino alla fine. Il lavoro è stato soprattutto mentale: i ragazzi avevano perso un po’ di fiducia e autostima. Lo spirito visto è di buon auspicio per il futuro, si è compattato anche l’ambiente». Greco dà anche un giudizio sulla Serie D, torneo dove l’anno scorso ha vinto i playoff: «L’Arzachena ha la rosa per entrarci, può benissimo giocare le sue carte». E uno sul suo passato al Cagliari con Ranieri: «Il suo ritorno è un cerchio che si chiude, un film a lieto fine. Sono stati tre anni bellissimi, era la mia prima esperienza fuori da casa. A Cagliari ci ho anche rimesso un ginocchio».

L’ex

La Torres nel 2020 l’ha allenata anche Aldo Gardini, che fu sostituito proprio da Greco a Lanusei tre anni fa dopo aver sfiorato la promozione in Serie C.

«Penso che alla fine la salverà», la sua certezza nell’elogiare il collega. «È un tecnico e una persona speciale, sa tirare fuori il massimo a livello mentale dai giocatori. E per me è stato un piacere allenarla». Adesso cerca di salvare l’Ilva, reduce dal turno di sosta della Serie D: «Abbiamo fatto un girone d’andata straordinario, a dicembre molte squadre hanno cambiato tanti giocatori e sapevamo che sarebbe stato difficile. Abbiamo perso qualche punto, ma come da accordi con la società all’inizio sapevamo che sarebbe stato un anno difficile e duro. Siamo ancora in corsa per l’obiettivo salvezza, con una vittoria si esce fuori e ci sono tante squadre che si deciderà tutto all’ultima giornata, con tanti scontri diretti. Mancano sei partite, il 7 maggio tireremo le somme».

Sulla prossima stagione non si sbilancia: «Mi hanno accolto bene, c’è un rapporto chiaro e limpido con la società ed eccezionale coi tifosi. A fine anno ne parleremo, ma sono convinto che salvandoci dopo un anno d’assestamento da neopromossi si possa fare ancora meglio».

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