A Cagliari il campionato europeo per ipovedenti
Presentato questa mattina l’evento che, dal 2 al 4 settembre, vedrà trecentocinquanta atleti da ventidue nazioni puntare i titoli continentali in palio per le diverse categorie, maschili e femminiliSi svolgerà a Cagliari, dal 2 al 4 settembre prossimi, il campionato europeo di judo per atleti ciechi e ipovedenti. Presentato questa mattina nel capoluogo, vedrà trecentocinquanta atleti da ventidue nazioni puntare i titoli continentali in palio per le diverse categorie, maschili e femminili.
La competizione avrà inizio venerdì alle 10, dopo le classificazioni. Seguiranno i primi combattimenti che proseguiranno anche sabato, mentre la giornata di domenica sarà dedicata alle finali. La Nazionale italiana, che schiera tra gli altri Carolina Costa (bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo 2020) dovrà guardarsi le spalle dagli avversari di Georgia, Azerbaigian, Francia, Georgia e Inghilterra, le nazioni che vantano la maggior tradizione nel judo e una lunga schiera di successi internazionali.
Presente, grazie a sforzi importanti da parte della Fispic e Ibsa – rispettivamente, la federazione italiana e internazionale sport paralimpici per ipovedenti e ciechi- una delegazione dall’Ucraina. “Siamo orgogliosi di averla qui tra noi”, ha esordito Sandro Di Girolamo, presidente Fispic, “altro valore aggiunto all’evento è l’assegnazione dei primi punti di qualificazione alle Paralimpiadi di Parigi 2024”.
A sottolineare la valenza sociale dell’evento e il suo carattere inclusivo, il presidente del Coni regionale, Bruno Perra. “Una grande occasione, per i ragazzi e le associazioni coinvolte”, ha detto, “la scelta della Sardegna testimonia come, al di là delle criticità, possa riservare anche cose meravigliose”.
Il campionato europeo di judo rientra tra i cinquanta eventi inseriti nel progetto Isola dello Sport, voluto dalla Regione Sardegna per promuovere l’Isola attraverso grandi competizioni di ogni disciplina. “Una nuova opportunità per destagionalizzare, far conoscere le nostre bellezze agli atleti che torneranno da turisti”, ha sottolineato Gianni Chessa, Assessore regionale del Turismo, “gli investimenti fatti tornano indietro presto, sotto forma di indotto, distribuito tra strutture ricettive e servizi”.