Se la prima settimana ha visto in apertura la presentazione dell’ultimo film di Edoardo De Angelis “Comandante”, oltre al susseguirsi di titoli ugualmente attesi come “Adagio” di Stefano Sollima e il biopic su Enzo Ferrari firmato Michael Mann, la seconda settimana del Festival del Cinema di Venezia si dimostra altrettanto densa di contenuti e sorprese, con il ritorno tanto chiacchierato di Woody Allen per l’anteprima del suo “Coup de Chance” e la proiezione del film ispirato alla storia vera della moglie di Elvis Presley “Priscilla”, diretto da Sofia Coppola. 

Lo scorso 4 settembre, l’ultima fatica della regista di “Lost in Translation” ha dovuto confrontarsi per il premio col film giapponese di Ryusuke Hamaguchi “Evil Does Not Exist”, qui di seguito descritto dalla sinossi ufficiale: «Takumi e la figlia Hana vivono nel villaggio di Mizubiki, nei pressi di Tokyo. Come altre generazioni prima di loro, conducono una vita modesta assecondando i cicli e l'ordine della natura. Un giorno, gli abitanti del villaggio vengono a conoscenza del progetto di costruire, vicino alla casa di Takumi, un glamping, inteso a offrire ai residenti delle città una piacevole fonte di "evasione" nella natura. Quando due funzionari di Tokyo giungono al villaggio per tenere un incontro, diventa chiaro che il progetto avrà un impatto negativo sulla rete idrica locale, e ciò causa il malcontento generale».

Tratto dal libro intitolato “Elvis and me” scritto a quattro mani da Priscilla Presely e Sandra Harmon, “Priscilla” ha come protagonisti Jacob Elordi e Cailee Spaeny. L’incontro ad un party fra Priscilla Beaulieu ed Elvis Presley, al tempo già affermatasi come star indiscussa del rock’n’roll, fa scorgere alla giovane donna un lato dell’artista del tutto differente da quello mostrato ai fan. L’icona della musica, del sex appeal e dello stile gli appariva come un essere fragile e sensibile, e dalla sua frequentazione nascerà un amore senza freni. Dal lungo corteggiamento al matrimonio travagliato, “Priscilla” racconterà - attraverso l’occhio della cinepresa maneggiato abilmente dalla Coppola -  il profilo intimo e personale di un uomo di successo, come non lo si è mai visto prima. 

Segnando la sua cinquantesima regia, “Coup de Chance” di Woody Allen conta nel suo cast Lou de Laâge, Valérie Lemercier, Melvil Poupaud, e Niels Schneider. Giocando sull’importanza che ricopre il caso nel delineare le nostre esistenze ci addentreremo nel complicato rapporto tra Fanny e Jean, apparentemente una coppia ideale, realizzata professionalmente e proprietaria di un lussuoso appartamento a Parigi. La situazione cambierà drasticamente quando Fanny ritroverà Alain - un ex compagno di liceo - in una circostanza del tutto casuale. Al primo incontro seguiranno man mano ulteriori appuntamenti, che li faranno sentire sempre più vicini. 

Nella categoria “Le Giornate degli Autori” troveremo in concorso “Snow in midsummer”, diretto dal malese Keat Aun Chong ed ispirato ad una sanguinosa rivolta scoppiata a Kuala Lumpur il 13 maggio del 1969. Con “L’Avamposto” Edoardo Morabito ci porta invece in Amazzonia, dove si cercherà di organizzare un concerto dei Pink Floyd per convincere lo stato brasiliano ad istituire una riserva naturale utile a preservare la zona. Ma troverà spazio anche l’opera prima di Alessandro Roia dal titolo “Con la grazia di un Dio”, in cui il protagonista Luca tornerà dopo venticinque anni a Genova per commemorare la morte di un suo amico d’infanzia, e il contatto con quei luoghi che l’hanno visto nascere lo spingeranno a fare i conti coi fantasmi del passato. 

Giovanni Scanu

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