Trent'anni dopo Francis Ford Coppola riscrive "Padrino - Parte Terza"
Il regista rivede uno dei suoi film più discussi e criticati, e per Michael Corleone c'è un altro finaleFrancis Ford Coppola a 81 anni torna ad affrontare uno dei momenti più controversi della sua carriera. Trent'anni dopo l'uscita del "Padrino-Parte Terza", il regista riscrive il film letteralmente martoriato dalla critica dall'inizio alla fine.
Il "director's cut" si chiamerà "Mario Puzo's The Godfather Coda: The Death of Michael Corleone", rendendo così omaggio allo scrittore e co-sceneggiatore. Un nome che avevano scelto entrambi e che fu invece cambiato dalla Paramount per richiamare il successo delle prime due pellicole.
Un successo che per l'ultimo capitolo della fortunata trilogia fu tutt'altro che replicato: i primi due "Padrini", usciti nel 1972 e 1974, hanno collezionato nove Oscar e quasi un miliardo di dollari di incassi. "Parte Terza", con sette nomination ma nessuna statuetta e un box office di 136 milioni, è sempre stato considerato la cenerentola della trilogia. Coppola era stato tirato per i capelli nell'impresa dopo i flop di "Cotton Club" e il musical "Un Sogno Lungo Un Giorno". "Avevo bisogno di soldi per uscire da una crisi in cui avevo perso quasi tutto", ha spiegato il regista al New York Times.
Uscì nelle sale nel Natale del 1990, rispettando gli impegni presi con la Paramount. Ma la critica fu spietata: "Non solo una delusione, ma un fallimento di proporzioni tali che spezza il cuore", scrisse il Washington Post. Nel mirino dei cineasti finì anche la figlia Sofia, scelta in corsa per il ruolo di Mary, la figlia di Michael, al posto di Wynona Ryder che all'ultimo momento aveva dato forfait. "Colpirono Sofia con il proiettile che era destinato a me", ha commentato il regista.
"Coda" comincia adesso "in medias res" con la scena in cui Michael Corleone (Al Pacino) negozia un prestito multimilionario con la Banca Vaticana, mentre alla fine, anziché far morire l'anziano Padrino, il nuovo montaggio lo mostra vecchio ma vivo: "Quando i siciliani ti augurano 'Cent'anni'... significa 'lunga vita'... E un siciliano non dimentica mai", si legge sullo schermo prima dei titoli di coda.
Il nuovo finale lascia Michael Corleone in un "purgatorio" di sua totale creazione: "Lasciare Michael in vita è la vera tragedia", ha commentato Al Pacino dando, assieme a Diane Keaton (la moglie di Michael, Kay Adams), il suo imprimatur al "director's cut".
(Unioneonline/D)