Dici reggae e il pensiero vola subito a Bob Marley e al suono inconfondibile della sua musica, ai suoi brani simbolo, cantati ormai da quarant'anni e tramandati come un testimone culturale di generazione in generazione.

Una musica che proprio grazie al cantautore jamaicano ha acquisito dignità in tutto il mondo, dopo essersi formata nei quartieri difficili della città di Kingston, dal mix di influenze caraibiche, nordamericane e latine.

A metà tra preghiera, protesta, poesia di riscatto sociale, spesso accusato di invogliare l'uso di droghe, il reggae ha saputo resistere al tempo molto più di tanti altri generi musicali, con un'identità precisa e riconoscibilissima, anche se nessuno ha saputo replicare i risultati del suo simbolo per eccellenza, Bob Marley.

Un successo duraturo che oggi si è guadagnato il riconoscimento dell'Unesco a "patrimonio mondiale dell'umanità, degno di protezione e promozione, per aver contribuito al dibattito internazionale su ingiustizia, resistenza, amore e umanità".

(Unioneonline/b.m.)
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