"Centenarians", una docufiction per promuovere il territorio
A breve verranno scelti gli attori protagonisti e gli scorci più suggestivi del Marghine in cui ambientare le scene esterneA pochi giorni dai casting per "Centenarians' Song. Sentieri del canto del Marghine", la docufiction che verrà registrata e prodotta nel territorio sotto la regia di Matteo Fadda, l'associazione Badde Salighes ha avviato la seconda fase delle selezioni.
A breve verranno scelti gli attori protagonisti e gli scorci più suggestivi del Marghine in cui ambientare le scene esterne.
Entro settembre, poi, si partirà con le riprese dei luoghi simbolo del territorio e, nel limite delle disposizioni anti Covid, con quelle degli attori principali (la nonna, la ragazza, il ragazzino e tutti i gruppi dei Cori del Margine).
Il cortometraggio rientra nella lunga serie di interventi di promozione territoriale, avviati dall'associazione Badde Salighes nell'ambito di "Marghine Cuore di Sardegna", il progetto di sviluppo locale che punta a integrare e armonizzare le ricchezze e le potenzialità del territorio, per consolidare le relazioni sociali ed economiche degli operatori e di tutta la comunità.
"La docufiction - spiega Cinzia Unali, project manager del sodalizio -, progettata con un'attività coordinata con i 14 Cori del Marghine, vuole valorizzare e promuovere storia, cultura e tradizioni della Comunità e del territorio in chiave narrativa moderna, ricca di suggestioni e tradizioni, ma anche di momenti di vita quotidiana".
Venti minuti di cortometraggio caratterizzati da due grandi componenti, mixate senza soluzione di continuità: una parte ruoterà intorno alla recitazione dei protagonisti e delle comparse e l'altra, documentaristica, sarà costituita da una serie di registrazioni realizzate dalla protagonista, per immortalare i canti corali.
"I progetti di sviluppo locale devono adeguarsi ai tempi - sottolinea Unali -. È necessario conoscere la propria storia ma è importantissimo saperla narrare con un linguaggio moderno per farne comprendere l'originalità e l'esclusività. Il cinema dà anche la possibilità di contestualizzare le storie in ambienti architettonici e naturalistici esclusivi".