Torna l’Accademia del Pop con il terzo appuntamento del ciclo organizzato da Sardegna Concerti: protagonista d’eccezione un nome di prestigio della musica italiana, Franco Mussida, storico chitarrista e fondatore della Premiata Forneria Marconi.

Dopo il successo ottenuto dalla accoppiata Mogol/Alessandro Preziosi e il concerto seminario di Laura Valente, il Teatro Massimo di Cagliari ospiterà l’originale formula, tra live e formazione, che prevede un concerto-spettacolo abbinato a una masterclass dedicata a tutti gli appassionati della grande musica italiana.

A salire sul palco, venerdì 9 febbraio, alle 20.30, sarà il caposcuola delle sei corde, che ha segnato la storia del pop made in Italy, con alcuni brani del suo ultimo album “Il Pianeta della Musica e il viaggio di Iòtu”, spettacolo che segna l’inizio di una nuova fase artistica del musicista legata «a un’ecologia dei sentimenti» e alla ricerca di un «linguaggio capace di cogliere lo spazio che abita le emozioni degli individui - spiega Mussida - uno spazio che crea il riverbero, ma anche il silenzio; il silenzio che c’è nello spazio tra un suono e l’altro».

Un viaggio nel mondo interiore, dunque, che assegna al tema della musica e della qualità del suono un ruolo centrale.

In scaletta, oltre alle composizioni contenute nel disco, anche momenti musicali inediti e improvvisazioni da vivere intensamente con il pubblico in sala.

Sul palco con Mussida, quattro musicisti di eccellenza provenienti dal Centro di Alta Formazione Musicale, il celebre CPM Music Institute fondato dallo stesso Mussida nel 1984: la cantante Giulia Lazzerini e il batterista Davide Chioggia, entrambi diplomati nella scuola milanese, Giuseppe Lai, tra i più brillanti allievi della classe di basso elettrico, e il tastierista Alessandro Spoldi, oggi docente del CPM e impegnato anche in una apprezzata attività da solista.

Come di consueto, nella formula dell’Accademia del Pop, si inserisce la masterclass dal titolo “Dove ci porta il mondo del suono e della musica”.

Un incontro conversazione con un virtuoso dello strumento del calibro di Mussida, incentrato sulla qualità e la magia dell’universo delle sette note.

L’appuntamento, ad ingresso libero, è per sabato 10 febbraio dalle ore 15 alle 17.

Il concerto e la masterclass fanno parte del programma dell’Accademia del Pop, iniziativa intrapresa dal sodalizio del patron Massimo Palmas e finanziata dalla Fondazione di Sardegna con la direzione artistica di Massimo Satta: una serie di appuntamenti che vogliono celebrare la musica come espressione artistica, sociale ed economica, rivolta alla formazione del pubblico attraverso lezioni-concerto e alla crescita professionale dei giovani con stages di approfondimento su tecnica e interpretazione.

La prima rivelazione sul potere vibrante della Musica Franco Mussida l’ha avuta a 4 anni.

Successivamente impara a suonare la chitarra da solo, di nascosto dalla famiglia, mentre a 11 anni inizia lo studio della classica appassionandosi fin da subito ai linguaggi della chitarra elettrica e ai suoi generi.

Dal 1960 al 1966 fonda il suo primo gruppo i “VIbros” ed entra nei Grifoni di Gian Pieretti e Ricky Gianco che di lì a poco diventeranno i “Quelli”.

Inizia la carriera di compositore e di “session man” suonando con i più grandi artisti dell’epoca a partire da Fabrizio De Andrè fino a Lucio Battisti, Francesco Guccini, Paolo Conte e tanti altri.

Nel 1970 contribuisce a formare la Premiata Forneria Marconi, la celeberrima PFM, scrivendo molti dei successi nazionali e internazionali del gruppo tra i quali “Impressioni di Settembre”.

Matura la sua personale vena compositiva e virtuosistica in migliaia di concerti in tutto il mondo.

Con il gruppo collabora con artisti del calibro di Emerson, Lake & Palmer e Pete Sinfield.

Tra il 1978 e il 1979 si occupa della direzione artistica del progetto De Andrè - PFM, curando la produzione del doppio live e alcuni tra i più famosi arrangiamenti.

Da 40 anni è il dominus del CPM Music Institute, autorizzato dal Ministero dell’Università, promuovendo la diffusione della formazione Pop e Jazz in Italia anche attraverso uscite editoriali di grande successo come il primo “Video corso di chitarra” pubblicato da Fabbri Editori sempre negli anni ‘80.

Nel 1988 crea un comparto di ricerca degli effetti della comunicazione musicale sperimentando in comunità e in istituti carcerari: sull’argomento scrive libri e trattati tra cui “La Musica Ignorata” e “Il Pianeta della Musica” edito da Salani.

Collabora con diversi Atenei tra cui l’Università Cattolica di Milano, la Sapienza di Roma e l’Università di Pavia e dal 2012 si occupa di arte contemporanea progettando apposite simbologie con l’utilizzo dell’arte visiva come strumento per mostrare i princìpi di ciò che definisce “Codice Musicale”.

Promuove il “Progetto CO2” installando in 12 carceri italiane altrettante audioteche divise per stati d’animo e per questo suo impegno ad ampio spettro, con importanti ricadute sul sociale, riceve, nel 2017, la medaglia della Presidenza della Repubblica.

Tra il 2013 e il 2020 progetta e realizza una decina tra mostre esperienziali, installazioni in luoghi museali come la Fortezza Dabbasso di Firenze, la Triennale di Milano, i Musei di Stato di San Marino ed il MAC di Lissone, pubblicando al termine di questo percorso “L’Oro del suono” un libro che raccoglie questa sua straordinaria esperienza nel campo delle arti visive.

L.P.

© Riproduzione riservata