Il Festival di Sanremo punta dritto a marzo. Nessun ripensamento, per ora, da parte della Rai, né tantomeno da parte del conduttore e del direttore artistico Amadeus, che dopo aver reso noti i nomi dei 26 Big in gara e in attesa di un quadro più chiaro sul da farsi comincia a costruire il suo secondo festival.

E così, dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, arriva la conferma che accanto a lui ci saranno Achille Lauro, Elodie e Zlatan Ibrahimovic.

"Elodie sarà con me, sarà una delle donne del festival. L'anno scorso era in gara, stavolta sarà co-conduttrice per una sera. Ha un pubblico fortissimo, è bella, spiritosa, divertente, ironica".

Achille Lauro e Ibra saranno invece presenze fisse per tutte e cinque le serate del festival. "Achille Lauro ci regalerà cinque quadri, che sta già preparando. Al Milan, invece, ho promesso che Zlatan non salterà nessuna partita".

Le incognite non mancano, per un possibile nuovo lockdown a gennaio, per una nuova impennata dei contagi, per una terza ondata da Covid che diversi esperti danno quasi per scontata. Ma la macchina organizzativa del festival non si ferma (anche se le decisioni finali saranno prese a gennaio). E tutte le idee per un "festival della normalità e non della pandemia, che rimarrà nella storia" - con la conferma anche degli spazi esterni all'Ariston, come quello nella vicina piazza Colombo - vengono vagliate.

"Tutta l'area di Sanremo va riorganizzata, ma gli italiani lo vogliono tradizionale e anche gli artisti ne hanno bisogno - dice Amadeus durante la presentazione della trasmissione di fine anno di Rai1 'L'anno che verrà' -. La musica in un luogo vuoto non è fattibile".

Il presentatore torna poi a parlare anche della nave per il pubblico. "Un'ipotesi bellissima, per creare una bolla e mettere in sicurezza 500 persone che potranno essere il pubblico dell'Ariston. Tutti dovranno essere controllati, nel massimo della sicurezza. E anche gli sponsor si sono detti favorevoli. Sanremo deve aiutare la popolazione a rinascere, non solo la musica, e a lasciarci il dramma alle spalle".

Ad Amadeus fa eco il direttore di Rai1 Stefano Coletta.

"Stiamo valutando varie ipotesi per ogni categoria, dal pubblico alla stampa. In qualunque situazione arriveremo, comunque, dovranno essere seguiti i protocolli sanitari, perché la salute è al primo posto. Dopo le feste cominceremo a formalizzare il tutto".

Intanto Amadeus scalda i motori con "L'anno che verrà", l'ormai tradizionale appuntamento di Rai1 per dire addio all'anno che finisce e dare il benvenuto al nuovo. Quattro ore (il via subito dopo il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica) tra comicità, musica, leggerezza (anche su Radio1) con Arisa, Piero Pelù, Umberto Tozzi, Raf, J-Ax, Rocco Hunt, Bomdabash, Shade, Rita Pavone, Gigi D'Alessio, Clementino, Leroy Gomez dei Santa Esmeralda, Gaia, Annalisa, Viktorija Mihajlovic, Nino Frassica (per un oroscopo molto speciale) e, per i più piccoli, i protagonisti della serie animata dei 44 Gatti, Lampo, Milady, Polpetta e Pilù. Stefano Palatresi dirige la band, che suonerà dal vivo i più grandi successi del presente e del passato.

"E' stato un anno difficile per tutti - sottolinea Ama, che sarà affiancato da Gianni Morandi negli studi Fabrizio Frizzi a Roma, senza pubblico - con l'informazione che è stata al primo posto come è giusto che sia. Eppure c'è voglia anche di divertirsi, di sorridere, di condividere un momento di gioia e di lasciarsi alle spalle questo terribile 2020. E questa per noi è la mission più importante".

Il miglior augurio che Amadeus vuole fare e farsi per il 2021 è "il ritorno alla normalità". "Sembra banale, ma credo che manchi a tutti. Non abbraccio qualcuno che non sia mia moglie o i miei figli da febbraio. Mi auguro che il mondo intero torni alla tanto desiderata normalità, ricordandoci quello che abbiamo vissuto".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata